Ambiente ed ecologia: Compost fai da te
Oggi più che mai è necessario agire per tutelare il pianeta: a volte basta cambiare le nostre piccole abitudini quotidiane per ridurre considerevolmente l’impatto ambientale delle nostre azioni.
#Comincio io …
Se avete un balcone o un giardino, ad esempio, potete fare il compostaggio domestico. Grazie a tale pratica potete diminuire del 30% i rifiuti che producete. Il compostaggio è un eccellente processo di valorizzazione degli scarti alimentari: infatti è possibile produrre fertilizzante a costo zero e totalmente naturale, anche a casa.
Per avere un buon compost è necessario dotarsi di una compostiera, ossia un contenitore in cui inserire gli scarti. Ne esistono di diverse dimensioni, a seconda delle necessità e costano poche decine di euro. Potete anche realizzare una compostiera artigianale seguendo uno dei tanti tutorial presenti su internet. Una volta che avete la compostiera è sufficiente che vi inseriate il 50% di scarti alimentari (frutta, verdura, etc.) e il 50% di materiale secco (residui di giardinaggio come piccoli rami o foglie, cartone, etc.). Potete arricchire la vostra compostiera anche di enzimi che accelerano il processo fermentativo, li trovate su internet. Per i meno schizzinosi, è possibile anche aggiungere dei lombrichi, che svolgono un lavoro egregio. Nel giro di 3-4 mesi avrete un ottimo fertilizzante per i vostri vasi.
Economia circolare
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.
I principi dell’economia circolare contrastano con il tradizionale modello economico lineare, fondato invece sul tipico schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.
Fondamentalmente significa imitare i processi naturali: in natura gli scarti di qualsiasi essere vivente (animali, piante, funghi, microrganismi) diventano alimenti per altri esseri viventi e, attraverso la digestione e la decomposizione, arricchiscono il suolo di sostanza organica, rendendolo fertile.
Grazie ai nostri piccoli gesti quotidiani, moltiplicati per gli oltre 7 miliardi di abitanti, hanno un enorme impatto sulla salute del pianeta, la nostra casa comune. Abbiamo tutti il dovere di cambiare le nostre abitudini per ridurre l’impatto ambientale e salvaguardare la vita.
by Dario Pulcini (ecologista)