Grazie all’efficientissima macchina amministrativa, questa mattina al Comune di Anagni, è iniziata la distribuzione dei Buoni Spesa ai cittadini che ne hanno fatto richiesta nell’ambito del programma di “solidarietà alimentare”. Come in ogni altro Comune, anche qui ad Anagni si attendono giornate molto impegnative, per la distribuzione dei buoni spesa, che verranno affrontate con il consueto spirito di dedizione, con la consapevolezza che si dovrà fare presto e bene per rispondere a questo primario bisogno di numerosi cittadini anagnini, verso i quali l’Amministrazione Comunale è molto vicini in questo momento. Per la distribuzione dei Buoni Spesa è stato specificamente adibito un locale al piano terra del Palazzo comunale così da facilitare il ritiro da parte dei richiedenti. “Già tante sono le domande pervenute ai Servizi Sociali –ha sottolineato il Sindaco di Anagni l’avv. Daniele Natalia- da quando il 3 aprile è stato attivato il servizio e chi ha ottenuto l’assenso dopo l’istruttoria degli uffici preposti già oggi sta ritirando i Buoni Spesa come stabilito dal regolamento. Chiaramente si può continuare a presentare domanda ed invito i cittadini che ne hanno bisogno a farlo poiché il Comune ha messo in campo apposite risorse per far fronte a questa emergenza che non è solo sanitaria ma anche sociale ed economica”. Chi volesse fare richiesta per i Buoni Spesa deve compilare il modulo scaricabile a questo link: http://www.albo-pretorio.it/…/archivio4_atto_0_359390_0_3.h… ed inviarlo alla mail servizisociali@comune.anagni.fr.it mentre per chi non avesse a disposizione un pc può recarsi direttamente nel locale allestito al piano terra del Palazzo comunale per ricevere e compilare il modulo. “In questa fase – continua il Sindaco Natalia – bisogna porre rimedio a quelli che sono i bisogni primari dei cittadini e la “solidarietà alimentare” ha proprio questo scopo. La chiusura di molte attività per contrastare il coronavirus è una misura sanitaria fondamentale ma, al contempo non dobbiamo nascondercelo, ha causato problemi economici a tante persone che magari portavano avanti un lavoro autonomo e che oggi si trovano in uno stato d’indigenza momentanea tale per cui sono lo Stato deve impegnarsi a garantire un sostentamento. Queste sono misure primarie ma non possiamo, di pari passo, non iniziare a riflettere già sulle trasformazioni alle quali non solo il sistema produttivo ma tutta la nostra società andrà incontro nel prossimo futuro, nella “fase 2” e nella “fase 3” della gestione dell’emergenza. A tal proposito l’Amministrazione Comunale sta studiando una serie di provvedimenti incisivi in campo sociale ed economico atti a sostenere la ripartenza del tessuto produttivo locale quando sarà il momento”.