Aperta la caccia alle streghe. Oltre 50 mila firme per cacciare l’amante di Putin

Ammesso, e non concesso, che Alina Kabaeva sia l’amante segreta di Vladimi Putin, quello che sta accadendo appare piuttosto singolare. Più che una caccia alle streghe sembra infatti essere una manifestazione psicotica di voler demonizzare tutto ciò che è riconducibile allo “zar” russo.
E’ partita una raccolta di firme per cacciare via dalla Svizzera la 38enne ex ginnasta, ex modella e ora politica, colpevole di essere al presunta amante dell’uomo più nominato del momento. Detto ciò, è comunque comprensibile il risentimento che in molti provano contro ogni cosa e ogni persona legata a Putin ed al suo regime.

Un titolo emblematico

“Cara Confederazione Svizzera, perché concedi la residenza ai complici del regime di Putin? Per favore, unisci Alina “Eva Braun” Kabaeva al suo “Führer” Vladimir”. Con questo titolo appare la petizione su change.org che sta raccogliendo adesioni di ora in ora, presentata da alcuni cittadini di Russia, Ucraina e Bielorussia. Chiedono così l’espulsione della donna che pare si “nasconda” in una villa di lusso in una località segreta della Svizzera.

Alina Kabaeva

E’ nata a Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan e dopo un passato di ginnasta olimpica, e modella è attualmente una delle donne più influenti della politica russa. E’ ritenuta l’amante segreta di Putin, col quale avrebbe due gemelle e un figli di sette anni, ma alcuni ritengono che i figli siano quattro e tutti con passaporto svizzero.
Né lei, né il presidente russo hanno mai confermato la relazione, ma in molti si dicono convinti che i due si siano sposati in una cerimonia ortodossa privata. Segreta anche quella!

Una “criminale” contro l’umanità

Gli attivisti chiedono alla Svizzera di espellere lei e i suoi figli. Nel testo della petizione si chiede perché “si continui ad ospitare una complice del regime di Putin”. E si ricorda: “non è solo una semplice donna inquinata dal legame con il dittatore russo, ma è anche una criminale contro l’umanità”.

Nessuna sanzione a Kabaeva

Tra le molte sanzioni applicate dall’Occidente agli interessi russi, nessuna finora ha mai colpito la Kabaeva malgrado sia la presidente del consiglio di amministrazione del National Media Group, il Colosso televisivo e quotidiano legato al Cremlino. Alina Kabaeva per la sua carica alla presidenza al National Media Group percepirebbe uno stipendio di poco meno di otto milioni di sterline all’anno.

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