Aperta procedura di impeachment a Biden. Perché i media tacciono?

Il contenuto che segue è tratto dall’articolo di Ignoto Uno, pubblicato nel Magazine Ettore Lembo News, nel quale è riportato il testo originale dell’autore.
Quanto segue non ha la pretesa di veicolare l’opinione del lettore né tantomeno di influenzarne il giudizio, ma per dovere di cronaca e nel rispetto del pluralismo dell’informazione appare giusto prestare attenzione a chi ha il coraggio di essere una voce fuori dal coro.

Impeachment in USA, quale futuro?

L’impietoso calendario mostra l’avvicinarsi dell’8 novembre, in tale giorno gli Usa sono chiamati alle elezioni di metà mandato, che si tengono due anni dopo quelle presidenziali. Le elezioni di Midterm hanno un importante significato politico poiché sanciscono il gradimento della politica della Casa Bianca. In queste elezioni è eletta parte del Congresso, alcuni governatori, i sindaci e le assemblee locali.
E’ una fase storica per la democrazia statunitense e anche per tutta l’Europa.

L’elettorato USA

In questo momento è innegabile che gli Stati Uniti stiano vivendo lacerazioni interne per almeno due elementi di rilevante significato.
Il “rumore di sottofondo” relativo ai presunti brogli elettorali e le notizie che vedrebbero coinvolto in affari in Ucraina, Hunter Biden, il figlio del presidente Joe Biden.
Sui presunti brogli elettorali delle presidenziali, gli statunitensi credono che non sia stato fatto tutto per arrivare alla verità. Sui comportamenti di Hunter Biden, iniziano invece ad arrivare documenti che destano imbarazzo per Biden padre e per l’America tutta.

Presunte connessioni tra gli affari di famiglia del presidente e la guerra in Ucraina

Se fosse dimostrato il legame tra gli affari di Hunter Biden e la guerra in Ucraina, questa avrebbe spiegazioni diverse. Come ne avrebbero le scelte, non da tutti condivise, della presidenza Biden.
La guerra ha già prodotto moltissime vittime, in particolar modo sono evidenziate quelle dei bambini inermi. I media mondiali in questo caso sono attenti e pressanti, mentre solitamente (per altri confitti) la tendenza è quella di glissare su questa drammaticità mondiale.

L’informazione

I media danno l’impressione di aver già compreso tutto su questa guerra, senza minimamente considerare che le guerre non scaturiscono dal nulla e non hanno mai una sola causa. La storia la scrivono i vincitori, alla fine dei conflitti, mai i vinti!

Chi sarà il presidente che governerà questo passaggio della democrazia statunitense?

Sarà un Biden giorno dopo giorno più delegittimato, che ha portato gli Stati Uniti in una guerra non dichiarata contro la Russia in Ucraina? Non è più così scontato. Nei confronti del presidente Biden è stata infatti formalmente aperta una procedura di impeachment. I principali media italiani però non dicono nulla, non ne parlano, non danno proprio la notizia!

La Guerra in Ucraina sta producendo danni economici, sempre più gravi, in tutto l’occidente. Anche le famiglie americane vedono un continuo crescere del proprio costo della vita. A dire il vero, non comprendono la correlazione fra lo scenario ucraino e l’incremento dei prezzi dell’energia in USA con le dirette ricadute sul costo della vita delle famiglie.
Questa guerra non è compresa profondamente da molti statunitensi ed europei, che si chiedono realmente se sia collegata alle attività in Ucraina di Hunter Biden.

La richiesta di impeachment

Prima del rischio di deflagrazione degli Stati Uniti, oggi così divisi e lacerati, ecco prendere corpo la richiesta di impeachment nei confronti di Biden per “declino cognitivo”. Come dire meglio toglierlo perché “fuso”. Sebbene in Italia non se ne parli, l’impeachment è già stato presentato al Congresso.

Cosa succede ora, come si procede?

La messa in stato di impeachment spetta alla Camera dei Rappresentanti, mentre la decisione finale, nel caso, attiene al Senato.
Sarà il “Comitato della Camera sul potere giudiziario”, con voto a maggioranza, che determinerà se vi siano i presupposti per l’impeachment. In caso positivo la Commissione produrrà una risoluzione che verrà discussa dai rappresentanti della Camera e votata a maggioranza semplice.
Se il sarà voto favorevole, la Camera nominerà dei “membri” che dovranno presentare il caso al Senato, ove avverrà il vero e proprio processo del presidente in ordine a quanto sarà stato dichiarato indagato.

Il conseguente ovvio aumento delle tensioni

E’ comprensibile che in questo clima sociale, la procedura aumenterà le tensioni nella nazione. Si parte da motivazioni di salute e si potrebbe finire ovunque. I beninformati danno per certo che un passo indietro (ovviamente per motivi di salute) del presidente Biden sia gradito da molti.
Sono già iniziate le trattative per quella che sembrerebbe qualcosa di simile ad una resa di Biden? Sarà un caso che i media occidentali stanno parlando da alcuni giorni del presunto tumore alla tiroide del grande nemico di Biden, del presidente russo Putin? Lo stesso Putin che nelle settimane scorse sarebbe dovuto uscire di scena a causa di un push dall’interno del suo Paese contro di lui.

Quanto godrebbe Putin se nel 2023 lui fosse ancora al suo posto, il suo popolo al caldo, il rublo stabile e i supermercati pieni, mentre negli Usa fosse sostituito, con un devastante impeachment, l’esportatore di democrazia globale. Il presidente Biden messo da parte per incapacità conclamata a governare la sua nazione per motivi di salute. Un popolo statunitense alle prese con un dollaro in difficoltà ed un potere di acquisto sensibilmente in diminuzione.
Cosa faranno a quel punto i leader europei oggi schierati con le scelte di Biden?

Fonte: http://www.ettorelembonews.it/impeachment-in-usa,-quale-futuro—ignoto-uno-.html
Foto: Pagina Facebook Joe Biden

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