Area Metropolitana. I pendolari aumentano, i servizi diminuiscono

di Angelo Zammuto

Ogni giorno milioni di persone in tutta Italia si spostano utilizzando i trasporti pubblici: treni, metropolitane, bus, ecc.. , ed ogni giorno, decine e decine di ore vengono rubate a tutti questi “pendolari economici”.

A fine settembre la trasmissione “Fuori dal coro” condotta da Mario Giordano, ha mandato in onda una inchiesta dal titolo “Bus e treni, la truffa continua”.

Gli ottimi servizi hanno messo in evidenza come da nord a sud, passando per il centro, il trasporto pubblico è, per i cittadini che pagano le tasse, “un pozzo senza fondo”. Questi sprechi passano dalle mancate manutenzioni che portano agli incendi di bus, magari in pieno centro a Roma, o da installazioni di pali per la rete filobus di Avellino, installazione, tra le altre cose, che deve  essere rivista – con ulteriore spesa – in quanto molti pali sembrano non essere stati posizionati correttamente o che non garantiscono stabilità. E molto altro …

Ospite della Trasmissione, in qualità di testimone in quanto pendolare,  un nostro collaboratore della redazione di Monterotondo Damiano Cupelloni.

Ospite che non ha potuto dir molto, forse per la sua timidezza o forse per esigenze di scaletta, è stato più uno spettatore che ospite. Ma niente di grave, sono cose che succedono e siamo sicuri che l’emittente gli concederà un’altra chance.

Intanto però ne approfittiamo per dare voce a questo ragazzo impegnato molto proprio sul fronte del pendolarismo, infatti è cofondatore di una associazione pendolari, Co.Pe.Fo. con sede a Monterotondo, di cui attualmente ne è vice presidente. Leggiamo cosa avrebbe voluto dire riguardo le sua esperienza:

< C’è stato un tempo in cui tra i giovani si diceva ” attaccati al tram” significando la difficoltà che ci stava per  salire su un  mezzo pubblico. A distanza di anni invece, nonostante gli interventi, i potenziamenti ed i rincari sui biglietti, abbonamenti e parcheggi di scambio,  non si riesce a prendere più un mezzo pubblico e soprattutto, questi, vivono di malfunzionamenti. Insomma c’è una Capitale in movimento che aspetta il treno regionale senza ritardi, un autobus che non prenda fuoco e un po’ meno carico di persone, accessibile a persone costrette ad usare sedie a rotelle o con altre difficoltà; una metropolitana che viaggi regolarmente senza essere aspettata per minimo 10 minuti, un servizio senza continue agitazioni sindacali e quindi assente da scioperi settimanali, insomma oggi “attaccati al tram” ha tutt’altro significato …>.

Insomma, Damiano ci prospetta uno scenario veramente disastroso, in linea perfetta con il programma in cui è stato ospite. Ma non sono solo questi i problemi che la popolazione ha nell’utilizzare i trasporti pubblici, e ce li segnala un nostro lettore che ci scrive :

< Nelle settimane scorse, al sottoscritto Mario Vattiato, membro nel Direttivo del Comitato Pendolari della Orte Fiumicino con l’incarico di occuparsi delle problematiche della disabilità non è sfuggito un video pubblicato su Facebook  in cui si vedeva una persona in carrozzina alla  fermata  COTRAL  nella  zona di Guidonia  che non ha potuto usufruire del trasporto pubblico in quanto, con molta probabilità, così  si intuiva, la pedana per consentire di salire a bordo del mezzo non funzionava.  In sottofondo si sentiva chiaramente  una voce femminile che diceva : “ gli ha chiuso le porte in faccia “ ed un’altra  voce dire “ gli ha pure detto ciao “ …

Questo  episodio,  chiaramente  discriminante,  ripropone  quanto avviene nella quotidianità, ovvero, la mancanza di  manutenzione dei mezzi  il cui risultato porta ad evidenziare che non viene rispettata la normativa sulle barriere che riguarda  l’accessibilità, salvo ovviamente i casi in cui la pedana  poco prima ha avuto un mal funzionamento> .  

 Insomma, un mondo quello del trasporto pubblico che deve essere rivisto radicalmente.

 

 

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