Non è una dimenticanza
Sabrina Alfonsi, assessore all’ambiente della Giunta capitolina Gualtieri, lo aveva anticipato nei giorni scorsi: “il taglio differenziato” consentirebbe alle piante di completare il “ciclo vegetativo”. Questa pratica di gestione del verde pubblico tutela gli insetti impollinatori, evitare l’erosione del suolo, migliora la qualità dell’aria, riduce le isole di calore e preserva le piante autoctone.
Effetto degrado che non piace ai cittadini
L’effetto però che ne deriva da questa soluzione è che si notano in città porzioni di verde lasciate incolte, come se gli operatori si fossero dimenticati di sfalciarle. Un effetto abbandono che a livello estetico non è certo apprezzabile, malgrado la finalità sia nobile.
L’Assessore dice che è da imitare
Dal Comune fanno sapere che la pratica è stata avviata nel 2023 e tutti i municipi di Roma hanno individuato le aree dove operare sfalci selettivi. Alfonsi rivendica il progetto che ha lo scopo di preservare la biodiversità, sottolineando che Roma potrebbe diventare un modello nel mondo.
Il Re è nudo e io lo dico!
Dal IV municipio il consigliere capogruppo del M5S, Stefano Rosati, tuona contro questa scelta e si rivolge direttamente all’assessore Alfonsi. “Lo venga a raccontare ai cittadini di Pietralata, Colli Aniene, Casal Bertone, Casal Bruciato che la sua è una scelta mirata”. A tal proposito Rosati pubblica alcune foto che dimostrano gli effetti della scelta.
Invito al confronto coi cittadini
Rosati incalza e dice ancora all’assessore Alfonsi: “i cittadini del Municipio IV la aspettano per un confronto sulla manutenzione del verde orizzontale, verticale e scolastico. Per non parlare poi delle aree ludiche in rovina e delle adozioni aree verdi. Dato che dopo il decentramento non è stata conclusa nessuna procedura amministrativa nonostante le reiterate richieste di organismi e singoli cittadini”.
Stefano Rosati conclude la sua osservazione dicendo: “Ormai è chiaro che, del tanto decantato #cambiodipasso non c’è né il cambio né il passo!”.
Foto tratte dal profilo Facebook di Stefano Rosati