Sono trascorsi sette mesi e finalmente oggi il responsabile di un attentato dinamitardo a Bacoli (Napoli), mirato evidentemente ad uccidere un finanziere, è finito in carcere.
Illeso ma l’esplosione fu terribile
Il finanziere uscì da quella vicenda miracolosamente illeso ma l’esplosione distrusse completamente l’auto e alcuni pezzi finirono a 60 metri di distanza. La deflagrazione quindi fu molto potente. L’ufficiale superiore della Guardia di Finanza era alla guida del veicolo quando fu azionato l’ordigno da parte dell’indagato, che secondo gli inquirenti, si trovava a pochi metri dal luogo dell’esplosione.
L’accusa nei confronti dell’autore dell’attentato è di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione per aver “confezionato, detenuto e portato un ordigno esplosivo in un luogo pubblico”. Il Gip del tribunale di Napoli ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare (su richiesta della procura della Repubblica).
Forse ha agito per conto di qualcuno
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli oltre ad eseguire l’arresto hanno svolto perquisizioni personali domiciliari per il riscontro dell’impianto accusatorio contestato nella fase preliminare. Le perquisizioni erano inoltre finalizzate al rilievo di eventuali elementi utili all’individuazione dei potenziali mandanti. Nei prossimi giorni, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia del soggetto davanti al Gip del Tribunale di Napoli.
Foto tratta da: quifinanza.it