Arriva il “Codice Meloni” divieto di esprimere idee personali (anche sui social)

I dipendenti della Presidenza del Consiglio dei ministri dovranno rispettare restrizioni specifiche, tra cui l’obbligo di astenersi dall’esprimere opinioni di natura politica. Saranno inoltre vincolati dal segreto d’ufficio e dovranno evitare di condividere idee personali che possano essere associate all’istituzione, anche sui social network. È richiesto, inoltre, di notificare ai superiori eventuali incarichi in associazioni, enti pubblici o partiti politici qualora questi possano interferire con le proprie funzioni. Questo insieme di norme, noto come “Codice Meloni” per i dipendenti di Palazzo Chigi, mira a prevenire fughe di notizie e a contrastare la politicizzazione dell’istituzione, riflettendo un clima di vigilanza diffusa.

Il nuovo codice disciplinare

Il Fatto Quotidiano ha pubblicato in anteprima i dettagli del nuovo documento intitolato “Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Approvato il 13 dicembre scorso dalla presidente del Consiglio, il testo, articolato in 26 articoli su 16 pagine, introduce regole che spaziano dai principi generali fino alla gestione di regali, compensi e conflitti d’interesse. Tra le novità più rilevanti emerge il divieto, stabilito dall’articolo 4, di esprimere orientamenti politici o ideologici che possano compromettere la percezione di imparzialità dei dipendenti.

Contenimento delle fughe di notizie

Un’altra misura chiave del codice mira a contrastare la divulgazione non autorizzata di informazioni. I dipendenti sono tenuti, come sancito esplicitamente, a rispettare il segreto d’ufficio e a mantenere riservati i dati appresi nello svolgimento delle proprie mansioni. Per la prima volta, anche la Presidenza del Consiglio introduce linee guida per l’uso dei social network. In linea con quanto previsto dal decreto n. 81 del 2023 del Presidente della Repubblica, che regola il comportamento dei dipendenti pubblici. Le nuove norme vietano commenti che possano compromettere l’immagine della Pubblica Amministrazione.

Relazioni con partiti e sindacati

Il personale è obbligato a segnalare incarichi in associazioni, fondazioni o enti pubblici, inclusi ruoli elettivi o di rappresentanza nei partiti politici, qualora questi possano creare obblighi o interferenze con le funzioni svolte. Il codice include anche disposizioni per la protezione dei whistleblower. Inoltre, è richiesta una comunicazione trasparente sui rapporti con soggetti privati, inclusi familiari fino al secondo grado. Regali e omaggi sono vietati, mentre i consulenti e collaboratori politici non potranno avere precedenti penali che comportino l’interdizione dai pubblici uffici.

Foto: hforeignpolicy.com

 

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