Arte e Cutiosità … e non solo. “Marina De Casamassimi”

di Angelo Zammuto

Fra gli espositori della scorsa mostra di arte contemporanea organizzata dall’Associazione “Arte e curiosità … e non solo” nella splendida cornice della chiesa di San Gregorio al Celio, possiamo ammirare le opere di Marina De Casamassimi.

Nata a Roma. definisce il suo percorso breve ma intenso e che gli ha regalato grandi emozioni. Condivide la passione della pittura da sempre, dedicandogli tutto il tempo libero a disposizione.

Da otto anni frequenta un corso di pittura per adulti con il maestro Francesco Vaglica, “importante e stimolante per me – dice – il modo di comunicare l’arte”. Proprio grazie a questo continuo aggiornamento che la De Casamassimi ha potuto e può affinare le tecniche che acquisisce e che la portano, a volte, a crearne di proprie.

È il caso di alcune delle sue ultime opere che notiamo con ammirazione e ci incuriosiscono, si tratta di quattro tele che illustrano la splendida Matera realizzati con “graniglia calcarea”, così ama definirlo, si tratta di un impasto capitato casualmente ma che subito le è parso perfetto per ritrarre i “Sassi di Matera”.

Fra le opere portate in mostra notiamo che l’artista si ispira spesso a grandi maestri d’arte, riproducendo le loro opere in versione moderna; è il caso del celebre dipinto in olio su tela di Vincent Van Gogh “La terrazza del Caffè in Place du Forum ad Arles di notte”, l’opera di Marina De Casamassimi vede attorno alla famosa terrazza non solo passanti ma auto e moto, in effetti quello che oggi troviamo andando a visitare il luogo. In esposizione vediamo anche il celebre “Bacchino malato” del Caravaggio con in mano al posto dell’uva un cellulare, simbolo dei nostri tempi ed un tatuaggio sulla spalla destra … Che dire, un po’ di sana follia non guasta mai e noi la apprezziamo.

Fra i dipinti vediamo anche la nota scultura di Rodin  ‘Il bacio’  in cui l’artista ha voluto utilizzare colori di terra, il volto della Madonna nel ‘Magnificat’ di Botticelli e ‘Amore e Psiche’ del Canova, in varie versioni”.