Ascensore rotto da mesi e 70enne con frattura relegato in casa

In un edificio di proprietà del Comune di Roma, da mesi c’è il problema dell’ascensore guasto. Le segnalazioni sono state inviate ma nessuno ha mai provveduto alle riparazioni. Nella palazzina in via Dameta, in zona La Rustica, al V Municipio della Capitale, vive Claudio, un anziano di 70 anni con una frattura alla tibia. Ora è praticamente recluso in casa.

La “rabbia” di Claudio

L’uomo è regolarmente assegnatario di quell’appartamento e paga il canone di affitto come stabilito. Adesso non può fare i tre piani a piedi che lo separano dalla strada e con la sua frattura ne avrà per almeno 5 mesi. È indignato oltre che preoccupato, e lamenta il fatto che si sente abbandonato proprio dal Comune di Roma.

Le terapie

L’uomo deve fare le terapie per poter guarire e per scendere le scale è costretto a chiedere l’aiuto dei vicini, che lo potano giù in quattro e poi lo riportano a casa, sempre in braccio. Lui ha anche una broncopolmonite cronica, così ricorre ad un bombolone di ossigeno per respirare e chi lo aiuta a scendere e salire le tre rampe di scale, deve sobbarcarsi pure il bombolone. Tutto questo è stato segnalato al Comune, ma non ha sortito alcun effetto.

La conseguenza è anche economica

Claudio è titolare di una pensione di 560 euro e non riesce a permettersi trattamenti terapeutici a domicilio. Da quando vive questa condizione di recuso in casa però, racconta di essere costretto a far venire gli infermieri per le analisi. Un servizio che ovviamente ha dei costi maggiorati. L’uomo ammette anche di avere del disagio a dover chiedere aiuto agli altri, “è una condizione umiliante” dice rassegnato.

Altre persone con disabilità

Nella palazzina non c’è solo Claudio a patire la mancanza dell’ascensore, ci sono altri inquilini che hanno diverse patologie, come cardiopatici o malati oncologici. Sono tutti obbligati a limitare le uscite proprio per non dover fare le scale. Un’assenza delle istituzioni insopportabile, inaccettabile! Chissà se gli interventi di riparazione sarebbero già scattati se in quella palazzina avesse abitato un onorevole. Ma questa è una considerazione che sfocia banalmente e inutilmente nella retorica…

foto generica tratta dal web