Aspettando il 25 aprile. Storia e ricetta della pastasciutta antifascista

Il prossimo lunedì celebreremo la Festa della Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Oggi fortunatamente e giustamente il pensiero riesce a travalicare le ideologie e il sentimento condanna anche le ingiustizie commesse da altri, in ogni parte del mondo.
Restando comunque ai valori che hanno ispirato appunto la Liberazione, c’è una storia a metà strada tra l’idealismo e la culinaria che non tutti ricorderanno o conoscono. La storia della pastasciutta antifascista.

Il bando della pastasciutta

Nel periodo dell’Italia fascista, Tommaso Marinetti nel suo “Manifesto della cucina futurista” mise al bando la pastasciutta. Fu considerata un pasto non adatto al “nuovo” italiano, che doveva essere: scattante, ben nutrito e in forma per la guerra. La pasta fu definita una “Assurda religione gastronomica italiana” che provocava “fiacchezza, pessimismo, inattività e neutralismo”.

La pasta antifascista

Stabilito quindi che la pasta non fosse idonea al perfetto nutrimento, che non fosse così italiana (la dieta fascista preferiva il riso), questa divenne un simbolo di contrapposizione al regime e poi di Liberazione. Oggi, è un simbolo della festa della Liberazione.

Nel 1943 il Gran Consiglio sfiduciò Mussolini e la famiglia Cervi, per festeggiare offrì un piatto di pasta al burro a tutto il paese di Campegine – Reggio Emilia. Probabilmente questo consacrò la pastasciutta come emblema indiscusso di un antifascismo dichiarato.

La pasta al burro – ricetta

Ingredienti: 150 gr di spaghetti, 40 gr di burro, 40 gr di parmigiano. Far bollire abbondante acqua salata, buttare la pasta e scolarla 3 minuti prima del tempo indicato per la cottura, preoccupandosi di non gettare via l’acqua. Ultimare la cottura della pasta in una padella rimescolando continuamente e aggiungendo 3 o 4 mestoli d’acqua di cottura fino ad ottenere una crema d’amido. Togliere la padella dal fuoco e unire il burro e il parmigiano e mescolare per bene.

Foto copertina: trinus.com – Foto Marinetti e famiglia Cervi: Wikipedia

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