Associazionismo, intervista a Fabio Palladino
Responsabile per il Dipartimento Politiche Sociali di “Ripensiamo Roma”
Fabio, la ringraziamo per averci concesso di intervistarla. Partiamo dall’inizio, ripercorriamo in ordine cronologico il suo percorso.
Perché ha iniziato ad occuparsi di sociale?
“Sono nato a Roma il 19 Settembre 1973 nel V Municipio dove sono rimasto fino al 2021. Figlio di due sarti, e terzo figlio. Diplomato come Perito Informatico Analista Programmatore, nel 1995 dopo alcuni lavori discontinui, entrai in un gruppo del settore GDO (grande distribuzione organizzata), dove rimasi fino al 2021 con un percorso di crescita verticale in più aziende dello stesso gruppo. Successivamente cambiai azienda, sempre ambito GDO, ed attualmente sono responsabile di zona. A livello personale, durante la Cresima, effettuata in età adulta, si accese in me un interruttore che mi portò a ‘vedere’ in maniera diversa ciò che avevo intorno. Iniziai a pensare a cosa si sarebbe potuto fare per aiutare il prossimo.“
Quali sono state le prime attività ed obiettivi di un certo rilievo raggiunti?
“Insieme ad altri quattro amici fondai l’Associazione di Promozione Sociale “Acss Nuovi Spazi”, con la quale iniziammo ad organizzare eventi di aggregazione sportiva, corsi di informatica e collaborazioni con altre associazioni, anche con base religiosa differente da quella Cattolica. Inoltre organizzammo dei ciclo raduni al Parco di Centocelle, e la Maratonina familiare al Parco delle Energie, con l’intento di utilizzare lo sport come collante e mezzo di educazione civica.”
Sappiamo che nella sua vita c’è stato un incontro con una persona che per Lei è stata molto importante. Ce ne vorrebbe parlare?
“Mentre ero alla ricerca di nuove collaborazioni, incontrai un sacerdote molto nominato nel quartiere, Padre Claudio Santoro e la sua Casa Famiglia Lodovico Pavoni. Era il 2014. Con Padre Claudio entrai subito in sintonia, ed iniziammo a ragionare su progetti nuovi da creare insieme. Così iniziammo a collaborare con alcuni enti ed associazioni, e tra questi, con l’istituto per la Famiglia del Pastore Basile, con la Croce Rossa Italiana, con l’Associazione Sempre Insieme per la Pace, e con la Probono Onlus. Con queste attività aveva preso corpo la rete Solidale. La Solidarietà Circolare aveva trovato finalmente la sua casa, anzi la sua Casa Famiglia. Nasceva così la Casa del Pane, con l’intento di recuperare le eccedenze dei forni di zona e quelle dei grossi fornitori amici.“
Qual è stato il passo successivo che ha portato le vostre iniziative ad avere il successo che hanno avuto?
“Alla fine del 2015, studiando alcuni programmi europei già esistenti, proposi a Padre Claudio di accreditare la sua struttura al Programma di Prevenzione e Gestione Crisi del Mercato Ortofrutticolo, Ente Pagatore Agrea. Contemporaneamente ed in maniera totalmente indipendente da questa iniziativa, avvenne che Padre Claudio fu scelto come testimone dell’8×1000 della CEI. Grazie al Programma a cui avevamo aderito, iniziammo nel 2016 a ricevere camion di prodotto da donare ad altri enti in supporto delle famiglie bisognose. Data la mia esperienza nel campo della GDO e sulla base delle mie competenze professionali, creai la gestione logistica, distributiva e amministrativa della struttura, e quindi mi misi alla ricerca di nuove collaborazioni. Con Padre Claudio organizzammo degli eventi rilevanti presso luoghi storici e non visitabili quotidianamente, con finalità di recupero fondi per il sostegno delle famiglie in difficoltà.“
Ci dica una caratteristica dell’attività solidale che avete creato?
“Padre Claudio volle da subito dare un imprinting ben definito: aiutare chiunque ne avesse bisogno, senza alcuna distinzione di credo Politico, Religioso, Culturale o Razziale. Oggi la che rete che abbiamo creato, conta oltre 160 associazioni attive nel Lazio.”
Fabio, la vedo pensieroso e malinconico. Perché?
“Nel 2020 Padre Claudio ci ha lasciato, è andato col Signore. Per me e per tante altre persone, è stato un momento molto triste, un terremoto emotivo. Nel tempo in cui ci siamo frequentati, ho imparato tanto da lui. Anche a conoscermi meglio, ad amarmi e ad amare Dio. Così dopo la sua dipartita, e dopo un periodo di transizione per istruire altri volontari, ho lasciato le mie mansioni all’interno della Casa Famiglia. Proprio in quegli anni insieme alll’attuale Presidente del V Municipio, fondammo l’associazione Impegno Civico, che diventerà poi la lista civica che supporterà il futuro Presidente Mauro Caliste. Mauro è un volontario storico dell’associazione di Padre Claudio. Nel frattempo sono cresciute le collaborazioni con religioni differenti, per le quali la mia curiosità è cresciuta sempre di più. Ho conosciuto tante persone importanti per me, come te Christian. Persone che mi hanno aiutato a comprendere e crescere anche personalmente.“
Grazie Fabio, ci conosciamo da diverso tempo ed abbiamo collaborato nel mondo del volontariato, ma non mi aspettavo di essere incluso tra alcuni dei tuoi punti di riferimento. Ti confesso che mi hai fatto emozionare, ovviamente mi fa molto piacere e mi lusinga. Beh … andiamo avanti …
Oggi di cosa ti stai occupando?
“Durante l’evento commemorativo organizzato in memoria di Padre Claudio Santori, tenutosi il 18 Settembre 2022 presso il Giardino Storico del Convento di San Bonaventura sul Palatino, ebbi la fortuna di conoscere dei nuovi amici, con i quali oggi condivido nuovi percorsi. Tra questi Donato Bonanni Presidente della Associazione Ripensiamo Roma, e Naiche di Salvo responsabile regionale di Azione Cristiana Evangelica. Donato ha voluto conoscermi meglio, poi ho ricevuto la nomina di responsabile dell’area tematica sociale dell’associazione, offerta che ho accettato molto volentieri, e ruolo che oggi ricopro. In questo periodo stiamo organizzando un prossimo evento: “Casa … Ripensiamo Nettuno”. Dove, Casa, è l’acronimo dei principi associativi della associazione stessa, Cultura Ambiente Sociale Arte. Con Naiche di Salvo invece, abbiamo creato un team trasversale che sta studiando alcune progettualità con finalità sociali. Con L’opera di Padre Claudio continuo a svolgere una collaborazione esterna, ed il giovedì sera, ogni volta che posso, svolgo il servizio di assistenza ai senza fissa dimora presso la Stazione Termini di Roma.“
Quale altro progetto vorresti attuare nel futuro prossimo?
“In ottica futura vedo un centro multiservizi, per certi versi molto ambizioso, e dedicato a Padre Claudio Santoro, che per me è stato un Padre, un Maestro, un Allievo, un Confessore, un Fratello, un Amico…. Grazie a Lui oggi mi sento cristiano, o come mi amo definire un cristiano trasversale …”
Per concludere?
“Vorrei ringraziare tantissime persone con le quali ho avuto l’onore di collaborare, ma sono talmente tanti coloro a cui devo la mia crescita e tanti momenti belli, seppur faticosi e colmi di grande soddisfazione nell’aiutare il prossimo, che rischierei di dimenticare qualcuno. Di certo poi non dimentico di ringraziare Dio per ciò che mi ha dato, che mi permette, e che mi permetterà di fare.“