600 nuove telecamere di videosorveglianza installate nei quartieri con il più alto rischio di occupazione delle casa popolari di proprietà dell’Ater: San Basilio, Trullo, Tiburtino III, Quarticciolo. L’azienda ha investito 3 milioni e 382mila euro per questi apparecchi, che dovrebbero far sì che gli appartamenti non siano occupati una volta rientrati nella disponibilità della società.
L’Ater si era già dotata anni fa di dispositivi anti-intrusione, ma non hanno mai funzionato. Motivo per quale ha deciso di investire questi fondi nel nuovo sistema. Ater ha circa 48mila case popolari a Roma, e 3.500 esercizi commerciali: dei primi, il 13% – circa 6mila appartamenti – risulta occupato.
Negli ultimi anni gli sgomberi sono aumentati e diverse persone sono state sfrattate dall’appartamento popolare che avevano occupato. In ogni caso, Ater conta che degli appartamenti che ha ‘recuperato’ nell’ultimo anno, arriverà a perderne di nuovo il 15%. Perché è probabile che saranno occupati nuovamente.