Bari, Realizzazione dell’Accademia delle Belle Arti nell’ex Caserma Rossani

In questi giorni gli uffici della stazione unica appaltante del Comune di Bari, conclusa positivamente la verifica dei requisiti di carattere generale, di idoneità professionale e di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa del raggruppamento temporaneo di professionisti composto da Isolarchitetti s.r.l. – ICIS s.r.l. – MCM Ingegneria s.r.l. – Studio tecnico Carbonara Ingegneri Associati – Artuso Architetti Associati – ing. Angela Martino – Geoatlas s.r.l., ha aggiudicato la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per i lavori di realizzazione della sede dell’Accademia delle Belle Arti nella ex Caserma Rossani. “Un tassello alla volta stiamo componendo il mosaico della città del futuro – commenta il sindaco Decaro -. Stiamo riempiendo i vuoti urbanistici presenti riqualificando i contenitori e immaginando nuove funzioni per ogni porzione di città su cui interveniamo. Quando abbiamo programmato la localizzazione dell’Accademia delle Belle Arti all’interno della caserma Rossani non solo abbiamo tenuto conto degli edifici dismessi e dell’occasione che questi avrebbero rappresentato per l’accademia, ma abbiamo immaginato un pezzo organico di un progetto complessivo, più grande, che puntasse alla creazione di un Polo della cultura che necessariamente si compone di diverse parti e funzioni. Di qui l’idea di mettere in relazione il grande parco pubblico, il polo bibliotecario, la cittadinanza attiva che cura Parco Gargasole con la scuola d’arte più importante della nostra regione. Così è nato, quasi naturalmente, questo imponente programma di rigenerazione urbana che sta interessando uno dei complessi storici della città chiuso da oltre trent’anni. Ora il nostro più grande auspicio per quest’anno è quello di chiudere i cantieri attualmente in corso e inaugurare quello che realizzerà la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari”. L’intervento interesserà i tre edifici sottoposti a vincolo di tutela, contrassegnati dalle lettere D, E e H, nella zona compresa tra corso Benedetto Croce, via Giulio Petroni e via Gargasole. A partire dalla richiesta formulata da parte della direzione dell’Accademia di Belle Arti di una superficie netta di mq 8.420, lo studio di fattibilità elaborato da Invitalia spa (poi approvato dalla giunta comunale) ha individuato un’ipotesi dettagliata di distribuzione delle funzioni rispetto agli edifici individuati. Il raggruppamento tecnico è stato selezionato attraverso una procedura pubblica pubblicata sul sito del Comune di Bari la scorsa estate per un importo complessivo di 1.024.875,48 €, finanziato nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari”. La progettazione dovrà ispirarsi alla massima sostenibilità ambientale e permettere un’interazione ottimale tra interno ed esterno, utilizzando soluzioni architettoniche adeguate. Inoltre, nel rispetto della separazione delle funzioni, la progettazione dovrà garantire la continuità nella fruizione tra spazi interni ed esterni e la piena accessibilità degli stessi da parte delle persone con disabilità. Tra le finalità generali degli interventi vi sono la salvaguardia dell’interesse culturale del complesso degli edifici della ex Caserma da garantire attraverso la conformità delle soluzioni progettuali al contesto esistente, e le scelte, estetiche e di assetto architettonico, volte ad una chiara identificazione della futura funzione universitaria. Nel dettaglio l’ipotesi di distribuzione delle funzioni parte dalle caratteristiche tipologiche e distributive degli edifici esistenti, che di seguito si riepilogano:

– edificio D: superficie lorda 1.670 mq, volumetria 11.400 mc. L’immobile, originariamente adibito a locali-officine al servizio della Caserma Rossani, presenta 5 grandi ambienti di circa 150 mq ciascuno, oltre a 16 ambienti di piccole dimensioni nei corpi laterali. L’edifico, a due livelli nella parte centrale, ha una copertura a falde con lucernaio centrale (altezza alla quota di imposta del lucernaio: 8,3 m).

– edificio E: superficie lorda 3.350 mq, volumetria 20.450 mc. L’edificio ha un corpo centrale a due livelli e due corpi laterali di un solo livello con copertura a falde. Al piano terreno è composto da 9 ampi ambienti di circa 160 mq con sviluppo longitudinale, 4 ambienti di servizio; 6 ambienti pressoché identici di 80 mq, invece, compongono il piano superiore del corpo centrale. La copertura a falde dei due corpi laterali ha un’altezza minima di 5 m e una massima di 10 m.

– edificio H: superficie lorda 3.640 mq, volumetria 2.100 mc. In origine dormitorio della Caserma, l’edificio a due livelli è articolato in 16 ambienti (dormitori) con corridoio al piano inferiore di circa 35 mq, oltre ad ambienti accessori. Al piano superiore conta 8 ambienti di circa 35 mq e 5 di dimensione doppia (circa 80 mq), oltre ad altri ambienti accessori. I due livelli sono connessi verticalmente con due corpi scala aggettanti rispetto alla volumetria dell’edificio.

L’ipotesi progettuale tende a tenere insieme le cattedre con tutte le funzioni anche accessorie: sono destinate alle funzioni didattiche gli edifici D ed E, mentre l’edifico H è destinato alle funzioni centrali e, solo in parte, a funzioni didattiche.

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