La senatrice Paola Binetti, UDC è sempre più sofferente ed irrequieta per come viene maltrattata la “sua” città nativa e scrive una lunga nota, che mette in evidenza come la Capitale d’Italia sia lasciata al suo destino …
« Non c’è dubbio che nel Recovery Plan, appena inviato a Bruxelles, i fondi per Roma Capitale siano davvero pochi. Soprattutto alla luce del prossimo Giubileo del 2025, in cui dovrebbe ripetersi quel miracolo a Roma, intensamente voluto da Giovanni Paolo II con una preparazione previa di almeno tre anni.
“Milioni di turisti arrivarono portando una robusta iniezione di risorse per albergatori, restauratori, promotori di eventi culturali, tassisti, ecc.. Ma, con l’aria che attualmente tira nella capitale, è molto difficile che il miracolo potrà ripetersi”.
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Gli ultimi cinque anni sono stati drammatici, e non solo per colpa della pandemia. Ne parlavamo questa mattina, primo maggio, con un folto gruppo di giovani, in occasione di un convegno promosso da Etica & Democrazia. Gli esempi che si potrebbero fare sul degrado della città, sulla sua mancata manutenzione, sul disfacimento del suo decoro sono infinti e vanno dal caos del traffico, nonostante il lockdown, ai famosi cassonetti svuotati a ritmo rallentato, divenuti nel frattempo attrattiva di cinghiali e gabbiani di fiume.
È come se Roma avesse bisogno di una sua rifondazione e neppure in 150 anni da quando è capitale d’Italia sono serviti a rilanciarne l’immagine.
“Sindaco assente, indifferente, distratto da altro”
Forse dalla sua stessa campagna per la rielezione, su cui non si capisce chi è pronto a scommettere, a parte Grillo, che però attualmente ha altro a cui pensare.”Afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, Romana a tutti gli effetti”.
“Non voglio andare molto oltre con la memoria e cito i tre fatti autenticamente sorprendenti, di questi giorni. Mi fermo a tre, ma ne avrei una lunga e lunghissima lista.
Cimiteri
Lungotevere
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Piazza Sempione
Il terzo, ultimo ma non ultimo, sfregio fatto alla Città, parte da piazza Sempione, dove sedicenti esperti di arredo cittadino, vogliono colpire e mortificare la pietà popolare, prendendo la statua della Madonna, che è lì da sempre, da quando esiste la piazza, e metterla in un angolo, come se non rappresentasse nulla per quanti vivono in quel quartiere, amano quel quartiere e ne conservano il ricordo come di una realtà viva. Il paradosso è che oggi comincia la lunga maratona del Rosario voluta da Papa Francesco, per chiedere alla Madonna di liberare il mondo dalla pandemia.
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Se per Papa Francesco si riparte dalla Fede e dalla Pietà popolare, per gli esperti del decoro cittadino, in un rigurgito di laicismo anticlericale, si procede in direzione opposta… e questa con il benestare della Sindaca che si ricandida ad amministrare Roma durante il prossimo giubileo.
Impossibile da accettare! Governare così significa umiliare i Romani e non permettere di affidare alle prossime generazioni quella che a memoria di tutti è chiamata Caput Mundi! »