Il Decreto Ristori ter ha rinnovato il buono spesa per le famiglie in difficoltà economica. Il provvedimento è stato pubblicato ufficialmente in Gazzetta e viene finanziato con un fondo di 400 milioni di euro da parte del governo. Grazie a questa misura, persone e famiglie in difficoltà economica possono ricevere contributi economici per acquistare alimenti, farmaci e beni di prima necessità. I buoni spesa vengono erogati direttamente dai Comuni italiani. Il contributo potrà variare da un minimo di 300 euro a un massimo di 500 euro. Sono gli stessi Comuni, sulla base della nota di indirizzo dell’Anci dello scorso marzo, che definiscono i criteri di attribuzione del buono spesa e gli aventi diritto. Bisogna quindi fare riferimento al proprio Comune di residenza per conoscere i dettagli specifici e come fare domanda. Tutti i Comuni italiani pubblicano sul proprio sito web le informazioni su come vengono erogati buoni spesa e a chi sono destinati. Quasi tutti i Comuni dovrebbero mettere a disposizione il modulo di autocertificazione con il quale richiedere il buono spesa, dove segnalare la numerosità del nucleo familiare e se eventualmente si ricevono già altre forme di sostegno (ad esempio il reddito di cittadinanza). Infatti, il buono spesa viene assegnato in via prioritaria ai non assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale). Le condizioni principali valutate sono: residenza presso il Comune; tipo di nucleo familiare(numero persone, numero figli); situazione del patrimonio immobiliare (casa con mutuo, affitto, senza casa); disponibilità di denaro sul conto corrente; reddito dei componenti della famiglia; situazione lavorativa; ISEE familiare; interventi economici pubblici percepiti. Le persone che vogliono richiedere i buoni spesa devono andare sul sito web del proprio Comune e cercare la pagina dedicata ai buoni spesa; verificare se si possiedono i requisiti per accedere ai buoni spesa; procedere all’invio della domanda (richiesta dei buoni) secondo le modalità indicate. Per i buoni precedenti, i Comuni più grandi hanno proceduto con due modalità. Alcuni hanno richiesto ai cittadini di compilare un modello di domanda, scaricabile dal proprio portale, e di farla pervenire al Comune via mail o in altro formato elettronico. Altri hanno richiesto la compilazione di un form online sul sito web del Comune. Numerosi Comuni hanno pubblicato sul proprio sito un bando, ossia un avviso pubblico con tutti i dettagli.
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