Bonus 600 euro: pagato ad aprile
Già a inizio settimana, l’INPS ha provveduto al pagamento del bonus da 600 euro a chi lo avesse già percepito a marzo.
Un’altra buona notizia è quella del riesame d’ufficio di circa 42mila domande del mese di marzo, precedentemente respinte, per il sussidio da 600 euro.
Si tratta, nello specifico, di istanze presentate da circa 19mila titolari di assegno d’invalidità che, nel Decreto Cura Italia, non erano cumulabili con l’indennità Covid-19.
Altre 23mila domande, invece, riguardano gli stagionali con qualifica rilevata attraverso le comunicazioni obbligatorie.
Bonus 1000 euro a maggio
Per il mese di maggio, il bonus aumenta da 600 a 1000 euro, ma rivolgendosi, di conseguenza, ad una platea meno ampia.
Il sussidio per il mese di maggio, infatti, sarà riconosciuto solo a coloro che abbiano subito una perdita del fatturato di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020.
La cattiva notizia, oltre alla riduzione della platea, riguarda anche le tempistiche con il quale i versamenti arriveranno ai beneficiari, in quanto non c’è, al momento, ancora nessuna comunicazione.
Bonus 600 euro: decreto attuativo per i professionisti
I professionisti iscritti alle casse di previdenza privata non hanno ancora ricevuto l’indennità di aprile che, invece, è già arrivata agli iscritti a gestione separata INPS.
Per sbloccare i pagamenti bisognerà attendere l’emanazione di un decreto attuativo che, però, non è ancora arrivato, a oltre 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio.
Decreto interministeriale firmato
Di recente, Nunzia Catalfo, ha fatto sapere che il rifinanziamento del bonus da 600 euro per i liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private, arriverà in tempi brevi.
Inoltre, spiega, il Decreto interministeriale è già stato firmato ed inviato alla Corte dei Conti.
Buone e cattive notizie
Tra le buone notizie, c’è il fatto che le risorse per poter garantire il sussidio anche a maggio, sono state già stanziate.
Tra le cattive notizie, invece, come accennato sopra, bisognerà necessariamente aspettare il Decreto interministeriale per procedere al pagamento dei bonus di aprile e maggio.
Inoltre, bisognerà attendere che il Governo restituisca alle casse previdenziali private i 283milioni di euro da esse anticipati, per pagare il sussidio di marzo.
Nel dettaglio, come spiega Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp: “C’è una sequenza da rispettare: se prima non rientrano i soldi della maensilità anticipata, le casse non hanno la liquidità disponibile per poter corrispondere i 600 euro di aprile. Men che meno, quelli di maggio”.
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