Bonus 600 euro, cambiano i requisiti: tutti i dettagli delle sospensioni

Cassa integrazione bonus 1400 euro

Dopo il caos legato alle difficoltà del sito INPS a reggere tutte le domande arrivare, ora il bonus 600 euro incontra un nuovo ostacolo. E, stavolta, la modifica fatta dal governo riguarderebbe più direttamente i requisiti necessari per richiederlo ed è importante rimanere ora aggiornati anche sulle possibili modifiche che arriveranno nelle prossime settimane, visto che alcune categorie hanno già fatto sapere che proveranno a farsi sentire per questo cambiamento.

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Nelle disposizioni definitive, infatti, vi sono state modifiche per i professionisti a basso reddito e per quelli la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Coronavirus. Come emerge dal testo definitivo, così come pubblicato nella notte sulla Gazzetta ufficiale, il Decreto Imprese ha modificato i requisiti per accedere ai benefici previsti dal Decreto Cura Italia, specificando esplicitamente che il sostengo economico è diretto agli iscritti “in via esclusiva” alle Casse di previdenza private “non titolari di trattamento pensionistico”.

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Le richieste finora arrivare sono state circa 500 mila, ma il numero finale sarà dunque più basso, pochi quelle dei professionisti che svolgono anche un’attività da dipendenti non saranno più previsti nella versione definitiva del Bonus 600 euro. Un cambio di direzione che mette in difficoltà e casse previdenziali, visto che erano già pronti a partire i primi pagamenti e alcuni erano addirittura già stati effettuati: per esempio, la cassa dei medici e dentisti Enpam ha bloccato 25 mila bonus in partenza domani, così come la Cassa dottori commercialisti. L’idea, ora, sarebbe quella di chiedere un’integrazione nella documentazione, ma per il momento l’erogazione del bonus è sospesa.

Il maxi-emendamento al Cura Italia, però, ha rivisto anche la platea degli aventi diritto, chiarendo che non potranno ricevere l’indennità i titolari di assegno di anzianità e vecchiaia, mentre sarà prevista per coloro che ricevono una prestazione d’invalidità, che finora non pensavano di averne diritto.

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