Bonus 600 euro: cambiamenti a maggio
Con il Decreto maggio – o Decreto Rilancio – in arrivo, il bonus 600 euro introdotto a marzo, sarà presente anche nel mese di maggio.
Lo stesso sarà erogato anche ad alcune categorie di lavoratori fin’ora escluse dal Decreto Cura Italia.
Nel Decreto maggio, è previsto che, in alcuni casi, il sussidio non sia più di 600 euro, ma di 1.000. L’incremento è destinato, ad esempio, ai lavoratori autonomi che abbiano subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 33% nel secondo bimestre 2020, in riferimento allo stesso periodo del 2019.
Ma a chi spetta il bonus 600 euro?
Tra i nuovi beneficiari dell’indennità, ci sono:
- I lavoratori in somministrazione del turismo o degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra l’1 gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Inoltre, non titolari di pensione, nè di rapporto di lavoro dipendente, nè di NASPI, alla data di entrata in vigore della stessa disposizione.
- I dipendenti stagionali di settori diversi da turismo e stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano lavorato per almeno 30 giorni nello stesso periodo;
- I lavoratori intermittenti che abbiano svolto attività lavorativa per almeno 30 giorni tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- Gli autonomi senza P. IVA, non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria che, tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020, siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che, alla data del 23 febbraio 2020, non abbiano alcun contratto. Gli stessi, per questi contratti, al 23 febbraio devono risultare iscritti alla Gestione separata INPS, con di almeno un contributo al mese nello stesso periodo di tempo;
- Gli addetti alle vendite a domicilio con P. IVA attiva e reddito annuo 2019 oltre i 5.000 euro, iscritti a Gestione separata al 23 febbraio 2020, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Attenzione!
E’ importante sapere che i nuovi beneficiari non potranno fare domanda qualora risultassero titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente, e se titolari di pensione.
Ricordiamo, inoltre, che quanto detto fin’ora è scritto all’interno della bozza del Decreto maggio che, quindi, non è il testo ufficiale. In poche parole, quanto riportato sopra potrebbe subire ulteriori variazioni fino alla pubblicazione del decreto ufficiale.
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