Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto liquidità, sarebbero cambiati i requisiti di accesso per il Bonus 600 euro INPS per professionisti. Il Decreto Legge Liquidità imprese, infatti, ha modificato le condizioni esistenti per i professionisti iscritti alle Casse previdenziali e, di conseguenza, i tempi per il pagamento si sono allungati ben oltre la metà di aprile.
Nello specifico, l’articolo 34 del decreto prevede che “ai fini del riconoscimento dell’indennità di cui all’art. 44 del decreto legge 17 marzo 2020, n.18, i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria devono intendersi non titolari di un trattamento pensionistico e iscritti in via esclusiva.”
Il requisito di accesso, dunque, rimane l’iscrizione alle Casse private in via esclusiva, tanto che le Casse di previdenza private sono state costrette a sospendere i pagamenti agli iscritti che avevano fatto domanda per il bonus 600 euro.
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Come confermato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, il Bonus 600 euro è stato un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza e che il Governo sarebbe già al lavoro per le nuove misure da inserire nel decreto aprile, con l’obiettivo di prevedere un indennizzo di importo superiore per queste categorie di lavoratori. Così è nata l’idea di un aumento del Bonus 800 euro per aprile e maggio, pur potendo prevedere nuovi requisiti.
Con l’introduzione delle ultime novità del Dl Liquidità, per richiedere il bonus bisogna essere iscritti a una Cassa in via esclusiva. Le Casse hanno finora ricevuto circa 500mila richieste e tra queste ci sarebbero anche quelle fatte da professionisti che svolgono anche un’attività da dipendenti e che quindi saranno depennate. Gli enti hanno proceduto a richiedere una integrazione della domanda e nel frattempo qualche ente ha proceduto alla sospensione delle domande, possibili fino al 30 aprile, e chi invece ancora le sta raccogliendo.
Inoltre bisogna valutare la compatibilità del bonus 600 euro con la titolarità di una pensione. Secondo l’art. 34, possono accedere al beneficio i non titolari di un trattamento pensionistico: dunque chi riceve una pensione indiretta (reversibilità o ai superstiti) è escluso dal bonus.
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Il Bonus 600 euro andrà richiesto alla propria cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro o chi, tra i 35 e 50mila, abbia subito evidenti cali di attività nei primi 3 mesi del 2020 (almeno il 33%).