Bonus 600 euro e Reddito di cittadinanza non sono totalmente incompatibili. È quanto emerge dalla bozza del decreto Aprile, ora meglio conosciuto come decreto Economia. In attesa dell’approvazione definitiva dia parte del Consiglio dei Ministri, in queste ore sarebbero circolate le prime conferme sul fatto che alcuni, anche se non tuti, i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno ricevere il Bonus 600 euro. Una compatibilità che non era presente nel decreto Cura Italia.
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L’articolo 22, comma 19 (Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19), in riferimento al bonus 600 euro (che per alcuni potrà salire fino a 1000 euro nel prossimo mese), afferma: “Le indennità di cui ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 10 sono altresì riconosciute ai soli percettori di reddito di cittadinanza ai sensi del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, fino al raggiungimento della somma complessiva di 600 euro se l’importo del reddito di cittadinanza in godimento è inferiore a 600 euro.”
Insomma, il Bonus 600 euro può essere riconosciuto anche soltanto a valore integrativo: significa che chi ne avrà diritto potrà percepire la somma determinata, qualora il reddito di cittadinanza sia inferiore a 600 euro, dalla differenza tra 600 e l’importo del beneficio. Il Decreto Cura Italia non prevedeva che il Bonus 600 euro fosse riservato ai percettori del reddito di cittadinanza, come indicato dall’articolo 31, relativo all’incumulabilità tra indennità: “1. Le indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 non sono tra esse cumulabili e non sono altresì riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza ai sensi decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26.”
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I commi citati si riferiscono ai potenziali beneficiari che sono:
- Liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa già beneficiari del bonus 600 euro per la mensilità di marzo;
- Liberi professionisti titolari di Partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata;
- Lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata;
- I soggetti come lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago art. 28 Cura Italia, già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità;
- Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non già titolari di pensione e nemmeno iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, esclusa la gestione separata
- Lavoratori dipendenti stagionali nel settore del turismo e stabilimento termali già beneficiari dell’indennità per marzo
- Lavoratori dipendenti stagionali del settore turistico e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione;
- Lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro a causa dell’emergenza Covid-19;
- Lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020.