Bonus 600 euro: nuovi beneficiari
I nuovi beneficiari, precedentemente esclusi dal bonus da 600 euro dell’INPS dal Decreto Rilancio sono, ad esempio, i caregiver e tutti quei lavoratori stagionali con caratteristiche diverse da altri.
I caregiver, per chiarire, sono tutte quelle persone che si prendono cura di familiari malati, disabili, o comunque non autosufficienti.
Per queste categorie di lavoratori, il bonus verrà riconosciuto sia per aprile, che per maggio.
Bonus ai caregiver
Il sussidio da 600 euro verrà riconosciuto ai caregiver sia per aprile che per maggio. Un nuovo emendamento andrebbe ad intervenire sull’articolo 84 del Decreto Rilancio per modificarlo.
Precisamente, stando all’emendamento, la condizione è che si sia conviventi del soggetto disabile al 23 febbraio: “Persona disabile, familiare convivente, che sia in condizioni di disabilità con connotazione di gravità, con disturbi dell’età evolutiva o in condizione di non autosufficienza non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità”.
Il sussidio da 600 euro, per loro, dovrebbe essere compatibile sia con Reddito di CIttadinanza che con Reddito di Emergenza. Il costo stimato per la misura è di 75 milioni di euro.
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600 euro anche agli stagionali esclusi
Inizialmente eslusi gli stagionali di settori diversi da turismo e terme e somministrati, poi successivamente ripescati con il Decreto Rilancio. Altri lavoratori stagionali, invece, hanno visto respingersi la propria richiesta. Questi ultimi, sono stagionali a tutti gli effetti, ma il sistema INPS li considera come lavoratori con contratto a tempo determinato, pertanto non possono ricevere tale sussidio.
La Ministra Catalfo aveva recentemente promesso a questa categoria di lavoratori che, non appena possibile, avrebbe trovato una soluzione al problema. Si pensa, infatti, ad un intervento specifico con decreto, appositamente per loro.
Il provvedimento, poi, dovrà passare al vaglio della Ragioneria dello Stato e della Corte dei Conti. Non appena in vigore, poi, il bonus da 600 euro per marzo, aprile e maggio potrà essere richiesto anche dai lavoratori a tempo determinato di turismo e stabilimenti termali che abbiano lavorato almeno 30 giornate sia nel 2018 che nel 2019.
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