Sono parole di scuse quelle pronunciare dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico, che ha fatto anche il punto della situazione con i pagamenti nella videoconferenza in Commissione Lavoro della Camera:
“Si è trattato di dieci minuti di disservizio, ma chiedo scusa a tutti gli utenti e al Parlamento Di quello che è successo il primo aprile, ne faremo una forza, anzi lo abbiamo già fatto riuscendo ad erogare i bonus già il 15 aprile”.
Tridico ha riportato che sarebbero arrivate oltre 5 milioni di domande per 9.5 milioni di beneficiari: “entro il 30 aprile – promette – ci impegniamo fin da ora a pagare il resto dei provvedimenti del Cura Italia, cioè sostanzialmente la cassa integrazione”.
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Il riferimento è però per la cassa integrazione ordinaria, mentre per quella in deroga non sono ancora disponibili i dati di tutte le Regioni, rendendo impossibile il termine del 30 aprile. Finora sarebbero già stati spesi circa 15 miliardi, ma per il decreto Aprile ne serviranno non meno di 25-30. Ha inoltre citato il reddito di emergenza: “per gli esclusi dalle misure: potrebbero essere non meno di un milione di nuclei, quindi una platea di circa 3 milioni di persone per una spesa intorno ai 2 miliardi di euro», ma «il ministero del Lavoro sta lavorando, noi forniamo solo il supporto tecnico
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Delle 4.4 milioni di domande arrivate per il Bonus 600 euro, 3.5 sarebbero già state pagate, altre 900mila sono in istruttoria, mentre 400mila sono state rifiutate perché senza i requisiti necessari. Bisogna comunque aggiungere anche le domande del bonus baby sitting, i congedi parentali, i soldi delle aziende per cassa integrazione per 3.9 milioni di lavoratore, i soldi delle aziende in assegno ordinario per 2.2 milioni di lavoratori. In più sono stati distribuiti 2 milioni di PIN per accedere alle pagine personali, così da permettere agli utenti di correggere IBAN o la propria categoria.
“In condizioni normali queste procedure burocratiche avrebbero richiesto dai cinque ai 7 anni per essere messe in piedi, noi siamo riusciti in due settimane”, conclude Tridico.