Bonus 800 euro, ecco come fare domanda

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Come annunciato dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, è ormai tutto pronto per l’aumento del Bonus 800 euro INPS per i lavoratori autonomi e partite IVA: si passerà dunque dagli attuali 600 euro mensili a 800 euro. Lo aveva preannunciato già anche il Presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa del 26 aprile, illustrando le misure oggetto della Fase 2. L’idea è quella di offrire un sussidio più corposo per le mensilità di aprile e maggio, puntando su un sistema più rapido rispetto a quello del Bonus 600 euro.

In ogni caso, per i dettagli bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta del Decreto Aprile, che a questo punto verrà approvato a maggio. Secondo le ultime indiscrezioni, l’incentivo da 600 euro verrà incrementato di 200 euro, toccando almeno per la mensilità di aprile la stessa platea del precedente sussidio: partita IVA, lavoratori autonomi, parasubordinati, agricoli, spettacoli, ecc..

Resta comunque probabile che al momento della pubblicazione verranno ufficializzati ulteriori vincoli, soprattutto relativamente alle mensilità di maggio, anche alla luce della riapertura di alcuni settori produttivi nella Fase 2.

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Per chi ha ricevuto il Bonus di marzo, l’erogazione del Bonus 800 euro dovrebbe seguire una modalità automatico o che al massimo richiederà un click. Le limitazioni che potrebbero essere poste del governo relativamente alla platea dei beneficiari dovrebbe comunque riguardare la mensilità di maggio e non di aprile.

Per il momento, dunque, il Bonus 800 euro dovrebbe essere distribuito alle seguenti categorie di lavoratori, tutte comprese già nel Bonus 600 euro:

  • Partite Iva, professionisti attivi alla data del 23 febbraio 2020 e regolarmente registrati alla gestione separata INPS;
  • Lavoratori inseriti nella qualifica di collaborazioni coordinate e continuative, ossia cococo (contratto lavorativo al 23 febbraio);
  • Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro involontariamente nel periodo compreso tra il 1^ gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 purché non titolari di redditi di lavoro dipendente alla data del 17/03/2020 (articolo 29 DL 18/2020)
  • Lavoratori agricoli operai a tempo determinato che abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo nell’anno 2019 (articolo 30 DL 18/2020)
  • Lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro purché non titolari di reddito da lavoro dipendente alla data del 17/03/2020 (articolo 38 DL 18/2020)

Per ulteriori specifiche occorrerà attendere comunque la conferma del DL Aprile, che diventerà definitivo nei primi giorni di maggio 2020, una volta superata l’impasse all’interno della maggioranza di Governo.

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