Uno dei settori che più ha risentito delle limitazioni imposte dall’inizio dell’epidemia è lo sport, perlomeno a livello dilettantistico, che fino a ora è riuscito a sopravvivere alle chiusure e al blocco delle attività, nelle regioni con le rispettive fasce di rischio, grazie al sostegno delle indennità erogate dallo Stato. Adesso però, alle necessarie misure di prevenzione del contagio da Covid-19, si aggiunge la crisi di governo che rischia di paralizzare tutto il sistema interrompendo i bonus diretti ai collaboratori sportivi. Lo ammette in prima persona il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora: “Sto ricevendo molti messaggi e commenti giustamente preoccupati e indignati per l’assenza di novità sui bonus e i contributi a fondo perduto da gennaio al 5 marzo” dice con un post su Facebook.
“La verità è che la scorsa settimana noi abbiamo scritto le norme necessarie per garantire il bonus ai collaboratori sportivi e i ai titolari di Partita Iva, il fondo perduto per le Asd e Ssd, il sostegno per le società e i centri sportivi, compreso un fondo specifico per le spese sanitarie e i tamponi” scrive sulla sua pagina personale.
“Purtroppo, questa assurda, grave e sconsiderata crisi con le conseguenti dimissioni del presidente del Consiglio hanno prodotto un rallentamento ai lavori e non è ancora chiaro come evolverà la situazione” continua Spadafora, terminando con una promessa: “Io, come sempre, finché sarò Ministro, metterò il massimo impegno per garantire quanto è giusto e doveroso a ciascuno di voi.”
Nei giorni scorsi era stato lo stesso ministro dello Sport ad annunciare il rinnovo della misura a sostegno delle figure che vivono dell’attività sportiva, costrette alla chiusura, o alla sospensione o riduzione delle proprie occupazioni, per effetto delle restrizioni dovute alla pandemia. Il bonus consiste in un’indennità da 800 euro, una tantum, a favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche.
Come già accaduto in precedenza, il bonus di gennaio sarebbe dovuto essere erogato dalla società Sport e Salute Spa, che si occupa della distribuzione dei contributi dallo scorso mese di marzo.
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