Il bonus acqua
Il bonus acqua è niente meno che un aiuto per coloro che percepiscono un reddito annuo basso o per le famiglie numerose. In cosa consiste questo aiuto? Nel garantire a queste persone uno sconto sulla bolletta idrica.
E’ possibile richiedere questo bonus al proprio Comune, presentando un’apposita domanda.
Ricapitolando, quindi, in altri termini il bonus acqua spetta alle famiglie più bisognose a livello economico e sociale e consente di non pagare un tot minimo di acqua a persona, per anno: il quantitativo corrisponde a 50 litri a persona.
Bonus acqua anche con Reddito di Cittadinanza
L’Autorità di Regolazione di Energia Reti ed Ambiente, ha introdotto due novità:
- Aumento del bonus acqua per le famiglie in difficoltà, sia per consumi idrici che per costi di servizi di fognatura e depurazione;
- Estensione del sussidio anche per i titolari di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza che, a partire dal 1° febbraio 2020, possono presentare la domanda.
I beneficiari di RdC o PdC possono, quindi, richiedere il bonus acqua, ma se il loro Isee rientra nei limiti previsti di 8.256 euro.
Per accedere al sussidio bisogna compilare il modulo di richiesta ARERA nella quale si specifica la soglia Isee dal 1° febbraio.
I percettori di RdC o PdC hanno anche diritto al bonus per la fornitura elettrica e gas.
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Cos’è, come funziona e quali sono i requisiti?
Come spiegato nel primo paragrafo, il bonus acqua è un’agevolazione che viene data alle famiglie più bisognose che prevede uno sconto sulla bolletta idrica, rispetto ai costi del gestore locale.
I requisiti di accesso al sussidio sono:
- Avere un reddito Isee 2020 non più alto di 8.256 euro;
- Avere un reddito Isee 2020 non più alto di 20mila euro, se ci sono almeno 4 figli a carico.
Documenti necessari e modulo di richiesta
La domanda per ottenere il bonus acqua si presenta sotto forma di autocertificazione presso il proprio Comune di residenza o un atro ente come il CAF. I moduli da utilizzare sono quelli presenti sul sito ufficiale ARERA, SGATE o dei gestori dell’acqua.
Ma quali sono i documenti necessari per poter avanzare la richiesta di ottenimento del sussidio?
- Modulo di richiesta compilato con dati anagrafici e dati indicativi della fornitura;
- Documento d’identità o delega, eventualmente;
- Isee valido;
- Attestazione con i dati relativi ai componenti del nucleo Isee, quali nome, cognome e codice fiscale di ognuno di essi;
- Attestazione per riconoscimento di una famiglia numerosa, come sopra anticipato, con almeno 4 figli a carico.
A quanto ammonta lo sconto in bolletta?
Lo sconto in bolletta garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua annui, pari a 50 litri al giorno per ogni membro della famiglia dell’utente.
La tariffa agevolata, però, può variare da gestore a gestore, per cui per conoscere i valori esatti è bene che l’utente consulti il sito del proprio fornitore.
Il bonus acqua ha valore di 12 mesi, a decorrere dalla data di inizio dell’agevolazione.
Le tempistiche
Tra la data in cui si presenta la domanda e la data dell’effettiva attivazione dell’agevolazione, possono passare anche diversi mesi. Nello specifico:
- Il Comune, dopo aver ricevuto la richiesta, ha 30 giorni di tempo per verificare i requisiti ed, eventualmente, accettare che la famiglia rientri nell’agevolazione. Conseguentemente, qualora l’esito fosse positivo, lo si trasmetterebbe al gestore;
- In seguito, l’utente riceve una comunicazione che lo informa sul fatto che, dalle prime verifiche effettuate sui suoi requisiti, la domanda potrebbe essere accolta;
- Il gestore idrico ha poi 60 giorni di tempo per ultimare le sue valutazioni e caricare l’esito positivo o negativo sul sistema informatico (lo SGATE);
- Al termine di tutti questi passaggi, se l’esito fosse risultato positivo, gli utenti riceverebbero l’erogazione del bonus in bolletta sulla prima fattura utile.
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