Si tratta di un bonus certamente utile per i proprietari di gatti e cani e consente di ottenere i rimborsi relativi alle spese sostenute per gli animali domestici. Vediamo nel dettaglio come e chi può richiederlo.
Lo sconto fiscale per gli animali domestici
In alcuni casi può costituire un certo risparmio. L’agevolazione del 2022 è connessa alle spese sostenute per il cane o il gatto e farà parte della dichiarazione dei redditi di molti proprietari di animali. Nello specifico si tratta della possibilità di ricevere indietro il denaro speso, sotto forma di rimborso.
Come richiedere il rimborso
Per legge, da qualche anno c’è la possibilità di ottenere una detrazione fiscale alle spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia e per quelli detenuti per pratica sportiva. Ne dà conferma il presidente della LAV, Gianluca Felicetti, il quale spiega che per il 2022 il rimborso massimo è aumentato. Si possono ricevere fino ad un massimo di 80 euro a fronte di una spesa di 550 euro.
Come ha spiegato Felicetti, questo è il secondo anno in cui è riconosciuta questa detrazione, anche se, sottolinea il presidente, da parte della LAV è considerata ancora una piccola agevolazione che andrebbe rimodulata al rialzo. Inoltre, commenta ancora, c’è la questione dell’Iva al 22% che appare come una contraddizione. “Ad ogni legge di bilancio, proviamo a presentare emendamenti, su questo punto”, fa notare Gianluca Felicetti.
Documentazione e requisiti per ottenere il rimborso
Il bonus (o rimborso) non tiene conto dell’Isee e quindi non è vincolato al reddito. Tutti i proprietari di animali domestici possono quindi esercitarne il diritto, posto che la richiesta venga presentata appunto dal proprietario.
C’è un limite economico per aver diritto al rimborso, bisogna infatti superare la soglia (franchigia) di 129,11 euro. Un limite che sicuramente non è esagerato. I proprietari di animali domestici infatti sono, purtroppo, consapevoli che le spese veterinarie sono spesso piuttosto importanti sotto l’aspetto economico.
Ai fini del rimborso e della detrazione fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi, le spese consentite riguardano tutte le cure mediche, i medicinali, gli interventi chirurgici e gli esami.
Conservare fatture e scontrini
Tutte le spese per le quali si intende richiedere il rimborso, devono essere tracciabili. E’ perciò importante che se ne conservi lo scontrino col proprio codice fiscale o la fattura. Altrimenti la tracciabilità può essere costituita dal pagamento eseguito con carta di credito o bancomat.
Non è certamente un bonus che cambia la vita, ma è comunque un piccolo aiuto in più, e visto il periodo di flessione e rincari, prima per l’emergenza pandemica, ora per gli effetti della guerra in Ucraina, non è certo il momento di rinunciarvi.
Foto: zoo-service.it