Tra le novità contenute negli emendamenti al Decreto Milleproroghe c’è anche la proroga di un anno della sospensione dei termini per gli adempimenti connessi al bonus prima casa. I contribuenti avranno quindi fino al 31 dicembre 2021 per procedere con gli adempimenti connessi all’agevolazione per l’acquisto della prima casa e necessari per conservare i benefici. Il testo di conversione in legge del Milleproroghe è in discussione alla Camera e dovrà poi passare al Senato per concludere il suo iter entro la scadenza del 1° marzo. La norma sulla proroga dei termini, modificata dal Milleproroghe con il prolungamento della scadenza, è contenuta nell’articolo 24 del Decreto Liquidità adottato durante l’emergenza coronavirus. Il bonus prima casa prevede un’agevolazione sull’imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (invece che 9%), sull’imposta ipotecaria – fissa di 50 euro – e sull’imposta catastale – anch’essa fissa di 50 euro. Nel caso di acquisto da un’impresa, invece, è prevista l’Iva ridotta al 4% e le imposte di registro, ipotecarie, catastali fisse a 200 euro. Ecco quali sono i termini che continueranno a essere sospesi con la proroga. Tra i termini sospesi i 18 mesi dall’acquisto per trasferire la residenza nel comune in cui è stata acquistata l’abitazione. Sospeso fino al 31 dicembre 2021 anche il termine della scadenza di un anno che il contribuente, che ha ceduto l’immobile acquistato con i benefici prima casa nei 5 anni successivi, ha a disposizione per conservare l’agevolazione procedendo con l’acquisto di un altro immobile da utilizzare come abitazione principale. Sospeso anche il termine di un anno a disposizione per procedere alla vendita dell’abitazione in caso di acquisto di un secondo immobile. La stessa tempistica è prevista anche per beneficiare del credito di imposta in caso di nuovo acquisto dopo l’alienazione dell’immobile al quale è stato applicato il bonus prima casa. Gli adempimenti e le scadenze da rispettare, quindi, restano congelate fino al 31 dicembre 2021 e non fino al 31 dicembre 2020 come previsto precedentemente. La “tabella di marcia” regolare riprenderà quindi – a meno di nuove proroghe – dal 1° gennaio 2022.
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