Anche nel 2021, come prevedono gli articoli 12 e 13 della bozza di Legge di Bilancio 2021 in fase di discussione e approvazione in Parlamento, la stragrande maggioranza dei lavori fatti sulla propria abitazione daranno diritto a sgravi fiscali di varia entità. Tra questi troviamo anche il bonus ristrutturazioni, meglio noto con il nome di bonus casa.
Il bonus ristrutturazione è una detrazione fiscale equivalente al 50% delle spese sostenute per i lavori di recupero edilizio di un’abitazione o degli appartamenti di un condominio. Il bonus viene riconosciuto per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
In particolare, i lavori ammessi dal bonus ristrutturazioni sono:
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- installazione di ascensori;
- sostituzione di infissi e serramenti;
- rifacimento di scale o costruzione di scale interne;
- recinzione dell’area privata.
Stando alle indiscrezioni che arrivano da Palazzo Montecitorio, lo schema di funzionamento del bonus ristrutturazioni 2021 dovrebbe ricalcare quello degli anni passati. Ciò vuol dire che lo sgravio del 50% sui lavori di ristrutturazione sarà riconosciuto su una spesa massima di 96 mila euro per ogni unità immobiliare.
La detrazione corrispondente (fino a un massimo di 48 mila euro) dovrà essere suddivisa in 10 quote di pari importo da utilizzare annualmente. Ciò vuol dire che sarà possibile utilizzare la detrazione a partire dalla dichiarazione dei redditi 2022 sino a quella del 2031.
Come previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, anche per il bonus ristrutturazioni si può godere dello sconto in fattura (con cessione del credito alla ditta che effettua i lavori) o si può scegliere di cedere il bonus a una banca o un istituto di credito.
Nelle intenzioni dell’Esecutivo dovrebbe essere confermato anche il bonus mobiliche, come gli anni passati, è strettamente collegato al bonus ristrutturazioni. La formula è quella conosciuta da tempo: chi acquista mobili nuovi o elettrodomestici a risparmio energetico potrà usufruire di uno sgravio fiscale del 50% da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Per poterne usufruire, però, è necessario aver ristrutturato casa: la detrazione verrà riconosciuta solamente per mobili ed elettrodomestici che andranno ad arredare l’abitazione appena sistemata. Il tetto di spesa massima è di 10.000 euro.
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