L’Ufficio postale di Borgo Quinzio (Fara Sabina -RI) è da circa un anno che ha smesso di esistere e, come uno scolaretto costretto alla Dad, offre all’utenza il solo servizio bancomat, piantato in bella vista sul muro. Mentre le porte in vetro mostrano al loro interno la desolazione di un luogo vuoto, rievocando antichi ricordi di persone in fila coi bollettini in mano.
E’ chiuso, punto e basta!
La scelta di Poste Italiane di lasciare ancora chiuso al pubblico l’Ufficio, lascia destabilizzati quanti sono costretti a recarsi nelle vicine località se vogliono (o devono) fare operazioni dove è necessaria la presenza del personale.
Più o meno timidamente gruppi di cittadini si sono rivolti al sindaco, alle Poste, al prete e al farmacista… Ma l’arcano non è svelato! L’Ufficio resta saldamente serrato e poco importa se qualche anziano è costretto a fare un viaggetto in pullman per arrivare ad un Ufficio postale vicino a Borgo Quinzio.
Dalla padella alla brace
Da qualche giorno però la situazione sembrerebbe aggravata dalla mancata consegna della posta. Alcuni cittadini della frazione della provincia di Fara Sabina lamentano che i postini non arrivano più. Sostengono che prima accantonano la posta e poi la consegnano tutta insieme.
Un fatto che se fosse vero sarebbe un reale disservizio che renderebbe, almeno in questo ambito, cittadini di serie B gli abitanti del Borgo.
A chi segnalare
Abbiamo provato a rivolgerci al servizio clienti dell’Azienda ma gli operatori delle diverse sezioni hanno risposto di non avere la possibilità di conoscere gli eventuali motivi di un “servizio a singhiozzo” per la consegna della posta. Il problema però è stato accolto, ed è stata aperta la procedura di segnalazione, con la promessa (disattesa) che ci avrebbero ricontattato telefonicamente per darci ragguagli.
Impossibile avere notizie
L’ufficio postale sul territorio resta chiuso ed così impossibile interrogare il direttore o altri impiegati. Inutile anche il tentativo di ottenere informazioni degli uffici dislocati nelle zone vicine. Ogni direttore di Ufficio conosce la propria realtà e se anche gli fosse nota quella degli altri, sarebbe una comunicazione ufficiosa, se non addirittura confidenziale.
Con molta probabilità l’unica persona che potrebbe far breccia per capire come stanno le cose, è il sindaco. Speriamo allora che sollevi il telefono ed arrivi a conoscere la situazione. L’auspicio dei residenti è che si torni alla normalità il prima possibile e che il “disservizio” dipenda magari, da una indisponibilità temporanea degli operatori.