Botticelle. De Gregorio – Novi (Lista Calenda): Assessora Alfonsi non è amica dei cavalli

In una nota la capogruppo della Lista Calenda in Campidoglio Flavia De Gregorio e la consigliera dell’VIII municipio Simonetta Novi, denunciano lo stato della “questione botticelle” nella Capitale.

“Prima definisce le botticelle patrimonio della città (per poi dire che è stato un errore dello staff di comunicazione) e poi visita le scuderie costruite abusivamente a Villa Borghese 15 anni fa. Però dell’ordinanza sindacale per limitare orari e temperature al lavoro dei poveri cavalli non se ne parla”. Questo è quanto si legge all’inizio del testo che lamenta la mancata tutela dei cavalli adibiti a trasporto turistico.

Petizioni firmate e accantonate

Le due esponenti di Azione, il partito di Carlo Calenda, proseguono spiegando che “ogni anno, a gennaio si sa che arriverà l’estate e con essa la guerra a colpi di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato dei vetturini. Ci saremmo aspettati – aggiungono nella nota – che nel suo primo anno di attività, la Giunta Gualtieri riaprisse il cassetto nel quale sono finite le 13.000 firme dei romani che proposero nel 2014 una delibera di iniziativa popolare per l’abolizione delle botticelle”.

Una diatriba che si trascina da anni

Il problema delle botticelle (così sono chiamate le carrozzelle per il trasporto dei turisti), è da alcuni anni al centro dell’attenzione dei cittadini romani, e non solo. Grazie anche alla spinta delle associazioni animaliste è stata più volte proposta una regolamentazione soft per la tutela dei cavalli destinati a passeggiare sotto la canicola romana per il dileggio dei turisti. Una tradizione, secondo alcuni, disumana, che offre l’emozione particolare di “girare” in carrozzella tra i monumenti di Roma. Secondo il parere dei più intransigenti, le botticelle dovrebbero essere definitivamente abolite.

Speranze disattese

Nella lettera, De Gregorio e Novi continuano dicendo che malgrado le attese, “si ristrutturano le scuderie abusive. Non si chiudono quelle sequestrate di Campo Boario. Non si emette l’ordinanza sindacale estiva per regolamentare un commercio ed un divertimento cui i romani hanno già detto no”.

E’ necessaria un’azione parlamentare

Le esponenti di Azione concludono che a questo punto “bisogna spingere in parlamento sulla riforma del Codice della Strada. Abolire i veicoli a trazione animale e a livello locale. Aumentare gli incentivi per convincere poche decine di vetturini a trasformare la loro licenza in una licenza taxi. Tutto il resto è solo sofferenza e pericolo per cavalli che meritano libertà e una degna pensione”.

Foto: guidomiciotti.blog.ilsole24ore.com

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