

Roma sull’orlo del caos, un decennio di cantieri e disagi senza fine
La capitale si appresta a vivere un’epoca di trasformazioni radicali, ma a caro prezzo, via Ottaviano si prepara a essere stravolta da un decennio di lavori titanici per la metro C. Un’impresa colossale che promette di ridisegnare il volto della città, ma che lascia dietro di sé un’incognita pesante come il piombo: il tram 19 tornerà mai a piazza Risorgimento?
Le “carte” parlano di nove anni di lavori
Le risposte che emergono dai documenti ufficiali, scaturiti da un’interrogazione del consigliere capitolino Fabrizio Santori (Lega), sono tutt’altro che rassicuranti. Se tutto procederà senza intoppi (ipotesi ottimistica per una città abituata ai ritardi) i cantieri partiranno nel gennaio 2026 e si concluderanno non prima del 2035. Nove anni. Nove lunghi anni di disagi, deviazioni, polvere e traffico paralizzato.
E intanto, il nulla assoluto, nessuna certezza sul ritorno del tram 19, nonostante i binari già posati e la pedonalizzazione dell’area. Roma si inchina ancora una volta all’incertezza, mentre i suoi cittadini si vedono privati di un servizio storico e indispensabile.
Il sindaco Gualtieri ha definito “problematico” il passaggio del tram in questa zona, sottolineando l’impatto devastante che i cantieri avranno sulla viabilità. Ma mentre si discute, la realtà è una sola: il tram 19 resta un elemento dimenticato che si dissolve tra le pieghe della burocrazia, lasciando i romani in balia di percorsi alternativi.
Lavori in corso fino a quando?
Il tratto T2 della metro C, pensato per unire Clodio/Mazzini a piazza Venezia passando per Ottaviano, San Pietro e Chiesa Nuova, è ancora sulla carta. Il progetto definitivo attende il via libera, previsto entro il 30 giugno 2025. Ma i tempi della burocrazia capitolina gettano dubbi inquietanti sul futuro della zona.
L’indignazione di Santori
“Nove anni di cantieri, senza certezze, senza trasparenza, senza un piano chiaro di comunicazione con i cittadini. È inaccettabile”, tuona il consigliere. “L’amministrazione vuole forse tenere i romani all’oscuro per evitare proteste? La verità è che Roma merita risposte, non solo disagi senza fine”, conclude Santori.
Per adesso, mentre le ruspe si preparano a divorare via Ottaviano e le vie adiacenti, e il tram 19 rimane un ricordo sbiadito, non ci sono certezze sulle tempistiche. Nessuno sembra sapere niente, o forse, nessuno ha il coraggio di dire niente!
Foto: romamobilità.it