Forse è stato per il fatto che abbiamo seppellito un anno orribile sotto tanti aspetti, e la voglia di sfogare la propria rabbia non ha potuto essere contenuta, ma questo San Silvestro ha fatto segnare alle cronache un incremento delle attività pirotecniche, rispetto allo scorso anno. Non sono mancati ferimenti per materiale esplodente col relativo ricorso alle cure mediche, e non sono mancate nemmeno le risse a causa degli animi riscaldati da qualche bicchiere in più. In alcuni quartieri della Capitale le esplosioni di petardi e fuochi d’artificio sono andate avanti per un paio d’ore almeno. I vigili del fuoco hanno ricevuto innumerevoli chiamate e condotto ben 646 interventi.
Napoli, la peggiore per incidenti
Sono ricorsi in 12 all’intervento dei sanitari, tutti con problemi dovuti a ferimenti causati dai botti, ma anche a causa di ferite da arma da fuoco. I partenopei (forse ancor più che in altre zone dello Stivale) conservano la tradizione di festeggiare il nuovo anno con le manifestazioni, anche eccessive, di far esplodere petardi di ogni ordine e grado. Le forze dell’ordine nei giorni scorsi hanno operato molti sequestri di materiale illegale e pericoloso, ma riuscire ad arginare il fenomeno è praticamente impossibile.
Gli episodi accertati
All’ospedale Santobono è arrivato un bambino di 10 anni ferito ad uno zigomo e un altro bambino di 8 anni è stato ricoverato per trauma oculare. Amputazione di alcune falangi di una mano per un 34enne ferito da un botto.
Un 77enne ha perso la prima falange a quattro dita di una mano e un 27enne ha perso il secondo dito di una mano, sempre a causa di esplosioni incontrollate di materiale pirotecnico. Un giovane è invece dovuto ricorrere alle cure mediche per il ferimento ad una gamba causato da qualcuno che avrebbe lanciato in strada un petardo mentre lui stava camminando. Almeno questo è quanto ha dichiarato il 27enne. Un 68enne ha avuto amputate due falangi a due dita, ferimento ad un piede per una donna di 79 anni, un 52enne ferito al volto da un petardo mentre era affacciato al balcone. Ci sono poi gli incidenti indiretti, come quello di un ragazzino di 16 anni che è finito in ospedale per un serio trauma oculare, perché un petardo è scoppiato sotto la vettura nella quale stava viaggiando, facendo esplodere l’airbag che lo ha ferito al viso.
Sono molti gli episodi, più di quelli accertati ufficialmente, perché non tutti i feriti sono ricorsi alle strutture sanitarie.
Reggio Emilia teatro di risse
A Reggio Emilia c’è stato chi ha deciso di lanciare dei petardi in strada in mezzo alla folla che festeggiava. Oltre allo spavento, il gesto ha causato danni alle auto in sosta. Ovviamente le reazioni non sono tardate ad arrivare.
I carabinieri sono poi dovuti intervenire per sedare un rissa tra giovani a Cerreto (RE). Uno dei ragazzi coinvolti ha riportato il ferimento alla testa, un piccolo taglio provocato da una bottiglia. Dieci giorni di prognosi per un 44enne ferito al polpaccio da un petardo, sempre a Reggio Emilia.
Puglia
All’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, poco dopo la mezzanotte è arrivato un bambino di 10 anni che a causa di un petardo (evidentemente troppo potente) ha perso una mano.
Un 80enne di Lecce è in prognosi riservata. E’ arrivato in codice rosso all’ospedale Vito Fazzi con una emorragia causata dall’esplosione di un petardo vicino alla testa.
Milano
Un 30enne ferito da un colpo di arma da fuoco e un altro uomo è stato accoltellato alla schiena ed è grave. Un giovane ha perso tre dita per l’esplosione di un botto. Numerosi gli interventi dei sanitari nelle piazze a Milano dove in molti si sono concentrati per festeggiare. Circa 600 poi, gli interventi del 118 per intossicazioni etiliche e incidenti stradali.
A Roma record di esplosioni
E’ probabilmente a Roma, precisamente nelle zone di Tor Bella Monaca e Torre Angela, che i botti si sono uditi per moltissimo tempo. Sono iniziati abbondantemente prima della mezzanotte (almeno un’ora prima) e sono andati avanti ben dopo oltre l’una di notte. La cosa singolare è che non sono stati intervallati da pause più o meno lunghe ma le esplosioni e gli spettacoli pirotecnici hanno avuto carattere di continuità per più di due ore. Complice probabilmente anche il clima che ha regalato ai romani temperature quasi primaverili che hanno favorito la discesa in strada e i relativi festeggiamenti dei residenti.
La Capitale disubbidiente e gli incendi
I romani hanno praticamente ignorato in massa l’ordinanza del sindaco contro i botti, la conseguenza più evidente è stato il numero degli interventi dei vigili del fuoco. Molti gli incendi provocati dai petardi e dalle lanterne cinesi. A Torre Spaccata poco dopo la mezzanotte diverse auto sono state distrutte da un incendio. Un’altra automobile ha subito danni importanti per un altro incendio in zona Trieste. Il più grave come numero di vetture coinvolte è però l’incendio scoppiato a Cinecittà in un’autorimessa, qui le auto completamente distrutte dalle fiamme sono 15 e altre 14 sono risultate danneggiate. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’episodio che probabilmente è stato provocato da un petardo. Stessa sorte, sempre a causa di un petardo, è toccata a due furgoni ed un’auto parcheggiati sulla via Nomentana. Alla Stazione Prenestina invece, sono tre le automobili distrutte da incendi provocati dai botti.
Danni ai cassonetti
Le segnalazioni per incendi ai cassonetti sono state decine, da Torrevecchia a Trastevere, dal Gianicolo a Monteverde e ancora sulla via Gianicolense. A Villa Gordiani, zona est della Capitale, si è incendiata la tenda del terrazzo di un appartamento, fortunatamente non ci sono state conseguenze drammatiche ma l’episodio poteva provocare una tragedia.
Foto: ignas.com