La città ha rischiato di svegliarsi con una tragedia, nella notte, un incendio improvviso ha minacciato di trasformare un riparo di fortuna in una trappola mortale. Solo il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante ha impedito che il dramma si consumasse sotto gli occhi della città addormentata.
Un inferno di fuoco sotto i portici
Era da poco passata la mezzanotte quando, nel silenzio di Piazza Vittorio Emanuele II, le fiamme hanno squarciato il buio. I Carabinieri, in perlustrazione lungo via Carlo Alberto, hanno notato il bagliore minaccioso di un incendio che si stava sviluppando sotto il porticato. Un materasso, alcune coperte, elementi normalmente innocui, ma che si stavano trasformando in una minaccia letale. Al centro di quel pericolo imminente, un uomo dormiva ignaro, inconsapevole del destino che stava per abbattersi su di lui.
Una corsa contro il tempo
Senza esitare, i militari si sono lanciati in una disperata lotta contro il tempo. Hanno raggiunto il giaciglio in fiamme, svegliato il senzatetto, un 33enne originario del Gambia, e lo hanno trascinato via un attimo prima che il fuoco potesse raggiungerlo. Dalle prime ipotesi, la causa dell’incendio sarebbe da attribuire a un mozzicone di sigaretta, un dettaglio insignificante che avrebbe potuto scrivere un epilogo ben più tragico.
Intanto i carabinieri hanno chiamato i Vigili del fuoco che si sono rapidamente giunti sul posto e, in pochi minuti, hanno domato il rogo, impedendo che si propagasse e trasformasse il porticato in un inferno.
Un destino riscritto dal coraggio
Sul luogo, è arrivato anche il personale del 118, pronto a prestare soccorso all’uomo, visibilmente sotto shock. Eppure, sebbene scosso, il 33enne ha rifiutato il trasporto in ospedale, forse troppo abituato a una vita dove il pericolo è un compagno quotidiano. Questa notte avrebbe potuto tingersi di lutto, avrebbe potuto regalare ai notiziari l’ennesima storia di disperazione e morte tra le pieghe della città. Ma il coraggio e la prontezza dei Carabinieri hanno fortunatamente riscritto il finale.
Foto: agrweb.it