Le interviste esclusive de ” IFATTINEWS”
Fabrizio Premuti – Presidente Konsumer Italia
Il caro bollette che di recente si è abbattuto sulle famiglie italiane, ha costretto l’Esecutivo Nazionale di intervenire con provvedimenti finanziari volti a far fronte ai pesanti rincari. Con un Decreto Legge, emesso nei primi di Gennaio, ha stanziato cifre superiori ai 5 miliardi di Euro, cercando appunto di venire incontro, non solo alle esigenze dei privati cittadini, ma anche nei confronti delle aziende produttrici.
È ovvio quindi che a soffrire il caro bollette e diciamola pure tutta, il caro vita in generale, sono quei cittadini consumatori, che al tempo stesso sono anche esercenti o titolari di attività, appartenenti perlopiù alla media e piccola impresa.
A Tal Proposito, abbiamo incontrato Fabrizio Premuti presidente della Konsumer Italia, associazione che si pone a tutela del consumo e dell’ambiente e che ha, tra le altre, una sede nel V Municipio, in Via Tor de Schiavi:
La vostra presenza sui territori regionali, con particolare attenzione nella Capitale, di quale entità è sia sul piano delle sedi aperte che su quello operativo?
Voi siete un’Associazione italiana sia a difesa dei consumatori che dell’ambiente. Quali sono le tipologie e le fasce socio-economiche di consumatori, che si rivolgono a voi?
Nella città di Roma contiamo oggi circa 7.000 associati. Non c’è un vero e proprio stereotipo di iscritto ma si spazia dalle fasce medio basse alle alte, paradossalmente sono le piccole criticità a far iscrivere chi sta meglio, mentre criticità di difficoltà grave sono appannaggio delle fasce medio basse.
Con quali modalità ed attraverso quali mezzi viene curata l’informazione dell’Associazione?
Abbiamo un ufficio stampa d’esperienza, quindi comunicati ed articoli sul sito web, una newsletter agli iscritti quindicinale e 4 canali social attivi. Siamo molto attivi anche con la parte video, che accompagna e documenta tutte le attività progettuali, per finire la web tv di Konsumer Italia.
Quale è il vostro modus operandi a tutela dei consumatori e quale è la natura dei vostri tavoli e dei vostri interlocutori, con cui vi confrontate?
Essendo una APS riconosciuta dal Ministero del lavoro e politiche sociali nazionale possiamo intervenire sulle problematiche sociali richiedendo audizioni a tutti i livelli istituzionali, cosa che facciamo.
Quello che ci caratterizza è la nostra concezione di consumerismo e della tutela ambientale che non parte dall’assunto in cui tutte le controparti sono negative, anzi al contrario; riteniamo che le imprese sono il primo alleato del consumatore e che per garantire un buon livello di servizio o ottimi prodotti queste debbano fare utili, le aziende decotte difficilmente potranno fare un buon servizio se alle prese con insufficienze economiche.
Quindi va ricercato il confronto ed il dialogo con le imprese, ovviamente isolando chi non fa un buon servizio e facendo formazione al consumatore che possa sempre scegliere con consapevolezza e razionalità prodotti e servizi che siano esattamente ciò di cui ha bisogno.
Più consumerismo e meno consumismo. Poi sempre, dopo una critica al mercato, va espressa la proposta. Una critica sterile porta all’esacerbazione dei rapporti, una proposta apre un tavolo e da un tavolo difficilmente si esce senza soluzioni.
Venite coinvolti a livello consultivo, in ragione della vostra rappresentatività ed esperienza nel settore del consumo, dai massimi livelli istituzionali del paese, in caso di decisioni connesse con tale materia e con le sue implicazioni?
Non solo ne veniamo coinvolti ma nelle regioni come il Lazio, dove la rappresentatività è riconosciuta istituzionalmente, è l’organo legislativo ad avere l’obbligo di ascoltarci e prendere in considerazione le nostre proposte come i nostri suggerimenti. Abbiamo un confronto aperto di continuo con le Authority e con la politica anche nazionale. In alcuni casi siamo stati promotori di disegni di legge che sono attualmente in Parlamento.
A proposito di inflazione di questo particolare momento storico cosa ne pensate in termini di cause e cosa ritenete opportuno suggerire in termini di rimedi, atti a rendere per i consumatori meno drammatico l’esborso monetario, soprattutto per i beni di prima necessità ?
Su questo tema in particolare dobbiamo lamentare il tardivo intervento del Governo, che è intervenuto con misure tampone. L’allarme lo abbiamo dato mesi fa sia con comunicati, sia attraverso trasmissioni televisive in cui siamo stati ospiti. Abbiamo chiesto a gran voce che gli aumenti che stavano venendo registrati, anche sull’alimentare, non diventassero strutturali. Purtroppo, è accaduto proprio questo, e se l’intervento del Governo incide sul primo trimestre per le bollette ciò non può dirsi per l’alimentare e per il non alimentare della spesa quotidiana.
Ora siamo in un vortice dal quale può salvarci parzialmente l’attenuazione della pandemia, il sostegno del governo, misure urgenti per equilibrare le forniture energetiche sperando che scherzi peggiori non arrivino dalla situazione internazionale, la primavera, periodo in cui notoriamente si consuma meno energia. Ma giochiamo in difesa e difficilmente vedremo l’inflazione tornare sotto al 3%.
In merito all’aumento esoso di bollette energia elettrica e gas avete qualche proposta, che possa spingere i consumatori ad iscriversi alla vostra Associazione?
Dal 2016 Konsumer Italia è stata promotrice di un gruppo d’acquisto per l’energia, sia la corrente elettrica che il gas. Il nostro gruppo d’acquisto, presente anche sul sito di ARERA, si basa su un’offerta di prezzo più bassa della maggior tutela ed agganciata al prezzo di riferimento dell’autorità, per cui se un utente decide di passare nel gruppo per la luce otterrà sempre uno sconto del 10/15% rispetto al prezzo di maggior tutela, ovviamente è un prezzo che oscilla e può aumentare come diminuire, ma tolte le offerte a tempo è sicuramente il più basso del mercato.
Nella vostra piattaforma sociale futura, quali saranno i principali obiettivi per rendere più consistente la difesa dei consumatori e con quali partner pianificherete e condividerete le vostre iniziative?
Konsumer Italia è parte della federazione I Consumatori, con altre due associazioni. Insieme facciamo la rete più estesa tra le associazione con oltre 400 sportelli sul territorio e 65 mila iscritti annuali. Va rafforzato il ruolo aggregativo che abbiamo voluto darci perché tante associazioni non equivale a tanta forza, ma a volte a tanta confusione. È necessario quindi, che i soggetti associativi siano più grandi e sappiano dotarsi di esperti di fama nazionale, questo per equivalere nel confronto con le Imprese e le Istituzioni. Non a caso Konsumer Italia oltre la struttura politica ha una struttura fatta di settori e di esperti, molti docenti universitari, molti personaggi che dall’impresa sono passati alla tutela del consumatore.
Oggi abbiamo aperta una partnership pubblico/privato anche con l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrai e confiscati alla criminalità organizzata. In questo ambito, siamo chiamati a dare un giudizio di affidabilità alle imprese che tornano nel mercato dopo essere state in amministrazione giudiziaria ed essere stare ripulite dal malaffare.
Ma quello che più ci stimola è proprio entrare con i nostri esperti nei tavoli in cui si parla dell’Italia del futuro, della transizione ecologica, della cura del territorio, delle fonti energetiche rinnovabili, del ciclo dei rifiuti; questi argomenti come quelli più direttamente legati al consumo, come i trasporti, le banche, le assicurazioni, la sanità, la mobilità, l’agroalimentare e così via, sono le sfide su cui il nostro Paese può emergere come la grande sorpresa d’Europa. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo confrontandoci e portando le nostre proposte.