Il figlio del fondatore del M5S interviene sulla questione dello spaccatura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sulla revoca del contratto al garante del Movimento annunciata dal presidente da Bruno Vespa. “Il simbolo (e il nome) del M5S è di proprietà dell’associazione fondata da me e da Luigi Di Maio”, precisa Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, fondatore del M5S. “Rispetto a quello che conoscevo io, del Movimento è rimasto solo il nome” aggiunge il presidente della Casaleggio Associati, che nel 2021 ha lasciato non senza polemiche il partito.
Perché Conte lo racconta a Vespa?
“Appare un po’ strano che Conte lo dica a Vespa e non a Beppe o agli iscritti” afferma Davide Casaleggio in un’intervista radiofonica a RaiUno. Poi parla degli iscritti al Movimento che fino al 2021 erano gestiti dalla Fondazione Rousseau. “C’è una finta partecipazione con degli iscritti che non si sa chi siano. Conte ha estratto queste persone ma non si sa come”. L’ex notabile del Movimento dice che, a suo giudizio, il rapporto tra Conte e Grillo non è compatibile con la storia del Movimento 5 Stelle della partecipazione. Poi incalza sulla questione degli iscritti “Oggi non si sa quanti siano gli iscritti. Ne hanno fatto fuori parecchi durante l’estate, e infatti Grillo ha chiesto quanti fossero gli iscritti al Movimento. E’ giusto cancellare chi non è attivo, ma è strano che per tre anni non lo fai e viene fuori ora che c’è una battaglia con Grillo”.
L’assemblea costituente
Davide Casaleggio si è poi detto scettico per l’assemblea costituente annunciata da Conte e ha espresso la sua previsione per il movimento. “Rimarrà un solo elettore se continuano così”. Infine, in una sorta di monito, l’imprenditore ha detto: “Il M5S oggi è sicuramente da ristrutturare. Era basato sulla partecipazione e oggi non c’è più, è qualcosa di diverso. E credo che debba avere anche un nome diverso”.
Foto tratte dal web