I problemi relativi ai pagamenti della cassa integrazione non sembrano finire più. Per diverse settimane, i ritardi accumulati nei pagamenti sono stati fortemente criticati, a maggior ragione quando si è cominciato a diffondere un documento interno dell’INPS, fatto trapelare dal senatore Gasparri, secondo cui le persone ancora in attesa del sussidio a giugno sarebbero dieci volte il numero ufficiale (pari a circa 120mila).
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Se invece l’azienda non ha usufruito per intero delle prime 9 settimane, può comunque chiedere di completarne la fruizione e, a quel punto, la concessione delle ulteriori 5 settimane.
Quanto invece alla Cassa integrazione in deroga, è previsto un doppio binario:
- per le prime 9 settimane la richiesta va presentata alle Regioni;
- per le ulteriori tranche la richiesta va fatta direttamente all’Inps.
Ricordiamo che, con la nota INL n.532 del 2020, è arrivato l’avvertimento dell’avvio dei controlli da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle aziende che hanno usufruito degli ammortizzatori sociali. Verranno prima avviate le verifiche più urgenti sulla base delle segnalazioni INPS, poi si passerà ai controlli per le aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa Integrazione Ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e Cassa Integrazione in deroga e le domande di indennità di sostegno al reddito presentate da lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, da lavoratori agricoli, da lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, IAP, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).