Nonostante le già oltre 300 mila domande di Cassa integrazione guadagni ordinaria presentate finora, richieste dalle aziende per un totale di 4.5 milioni di lavoratori, i soldi non arriveranno entro il 15 aprile come inizialmente annunciato nelle misure adottate dal decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza COVID-19.
Circa la metà degli importi è stata anticipata dalle aziende, l’altra metà sarà pagata entro fine aprile o comunque entro trenta giorni dalla presentazione della domanda, come spiegato dal Governo.
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Per la Cassa integrazione in deroga, l’INPS sta raccogliendo le domande che sono arrivate dalle Regioni, iniziando a pagare. Per il momento, soltanto 11 Regioni hanno provveduto all’invio dei dati. Sono circa 100mila le pratiche della Lombardia, quasi 50mila per 120mila lavoratori quelle del Lazio, poi ci sono i 90mila interessati in Puglia, 50mila in Toscana, 100mila in Campania. E a Palazzo Chigi si teme già che i 3,2 miliardi stanziati non siano sufficienti.
Anche in questo caso, per i pagamenti bisognerà attendere un paio di settimane, destinati a 2 milioni di lavoratori. Gli unici lavoratori dipendenti del settore privato che hanno potuto già incassare denaro in questo mese sono quelli appartenenti alle aziende che hanno ricevuto liquidità per anticipare i loro stipendi e ora attendono il rimborso della cassa integrazione da parte dell’INPS.
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È già diventata pienamente operativa, invece, la convenzione siglata da ABI, INPS e organizzazioni sindacali che consentono ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza sanitaria in corso di ricevere un anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga pari a 1400 euro. La quasi totalità delle banche italiane, ha annunciato ABI, ha già aderito alla Convenzione. Per ottenere le erogazioni, non è più richiesto l’invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l’IBAN, anche perché la validità del codice identificativo viene effettuata ormai con sistemi informatici.
Le tempistiche ordinarie per il pagamento della Cassa Integrazione sono sempre stati di circa due o tre mesi. In questo caso, la normativa è stata semplificata e pertanto basterà attendere al massimo 30 giorni dalla ricezione della domanda.