Cassa integrazione – Tardano i pagamenti. Lombardia contro l’INPS

Cassa integrazione in ritardo

Ancora milioni di persone sono in attesa di ricevere l’accredito della cassa integrazione sul proprio conto corrente.

Il 4 maggio l’INPS ha presentato i numeri relativi agli ultimi dati raccolti in merito al numero dei beneficiari della cassa integrazione ordinaria o dell’assegno ordinario.

 

I dati aggiornati al 4 maggio

Alla data del 4 maggio 2020, i beneficiari complessivi del sussidio, assegno ordinario compreso, ammontano a 8.213.448.

Di questi, 5.348.599 sono stati già pagati con l’anticipo da parte delle aziende, con conguaglio INPS. 2.864.849, invece, sono a pagamento diretto, con versamento in corso.

Nel totale, le domande pervenute per cassa integrazione ordinaria aziende ammontano a 369.805, di cui 151.669 con pagamento a conguaglio e 218.136 con pagamento diretto. Al 4 maggio ne sono state autorizzate 314.500.

I lavoratori beneficiari dell’indennità, invece, sono 5.287.361, di cui 3.823.597 hanno già avuto l’anticipo da parte delle aziende, con conguaglio INPS, e 1.463.764 hanno ricevuto il pagamento diretto dall’ente previdenziale.

 

L’assegno ordinario

Le domande di assegno ordinario inviate ai Fondi sono 186.334, sul totale di 2.926.087 beneficiari. Di queste, 1.525.002 con pagamento a conguaglio già versate, e 1.401.085 con pagamento diretto.

Le domande in istruttria, al momento, ammontano a 120.000, di cui 54.300 sono state autorizzate.

 

Il punto sul Modello SR41

191.752 richieste di pagamento diretto sono già pervenute all’INPS tramite Modello SR41, per un totale di 709.450 beneficiari.

L’INPS, in relazione a queste richieste, ha effettuato al momento 110.020 pagamenti per 364.800 beneficiari.

 

Cassa integrazione in deroga

Per la cassa integrazione in deroga, le domande inviate all’INPS per la richiesta di autorizzazione al pagamento sono 241.079. Di queste, 130.506 hanno ottenuto l’autorizzazione dall’INPS e 32.622, invece, sono state pagate a 67.746 beneficiari.

Il Presidente dell’INPSPasquale Tridico, ha spiegato: “La cassa integrazione in deroga ha subito rallentamenti a causa dei passaggi che ha per perfezionarsi. Passaggi che, oltre ad aziende ed INPS, coinvolgono anche le Regioni”.

Parlando di Regioni, quella con la situazione più drammatica, al momento, è sicuramente la Lombardia.

In merito alla Lombardia, se diamo un’occhiata al sito dell’INPS possiamo vedere che compaiono due diversi numeri di pratica. Uno indica che, al 4 maggio, sono stati pagati 13 beneficiari su 34, e l’altro dice che, invece, ne sono stati pagati 827 su un totale di 7.017 domande.

Per questa ragione, la Regione Lombardia è intervenuta con una nota ufficiale nel quale afferma: “Non siamo solo di fronte ad uno sconcertante disallineamento tra banche dati, siamo di fronte ad una vera e propria alterazione di dati e, se l’INPS continuerà a diffondere notizie infondate e faziose, la Lombardia si difenderà nelle sedi opportune”.

L’INPS, in risposta, ha fatto sapere che le domande di cassa integrazione in deroga presentate dalla Lombardia sono 48.894, contenute in 127 decreti pervenuti tra il 15 aprile e il 3 maggio.

 

Molise all’ultimo posto

Migliora la situazione per la Sardegna che, al 4 maggio, conta 126 domande pagate per 277 beneficiari.

Molise all’ultimo posto con solo 209 beneficiari pagati e circa un terzo delle domande rispetto a quelle autorizzate. A seguire, appunto, la Sardegna e terz’ultimo l’Abruzzo con 227 domande pagate sul totale di 2.370 autorizzate.

Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta contano meno di 1000 persone pagate, con poco più di 1000 Basilicata, Calabria, Piemonte e Sicilia. Con 3000 c’è l’Umbria e con poco di più Puglia e Toscana.

Nei primi posti si riconfermano Campania, Lazio e Marche con, rispettivamente, 10.279 beneficiari retributi, 11.696 e 8.036.

 

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