Cassazione conferma accuse: 7 membri del clan Casamonica finiscono in carcere

In seguito alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Frascati hanno arrestato sette esponenti del clan Casamonica. Si tratta di quattro uomini e tre donne, ora tradotti in carcere per reati di trasferimento fraudolento di beni, esercizio illecito di attività finanziarie ed estorsione. Tutti con l’aggravante aggravati del metodo mafioso.

Confermate accuse DDA

La decisione della Cassazione ha confermato le accuse formulate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, riconoscendo la sussistenza del reato di associazione mafiosa previsto dall’articolo 416-bis. È stato così ufficialmente stabilito che il “Clan Casamonica” operava come organizzazione criminale di stampo mafioso nella zona Appia-Tuscolana di Roma. Con questa sentenza, Il gruppo criminale, già da tempo sotto la lente degli inquirenti, è stato formalmente qualificato come associazione mafiosa, con le relative conseguenze legali.

Agli arresti

La Procura Generale della Corte d’Appello di Roma ha disposto gli arresti, e i Carabinieri hanno eseguito l’operazione, portando in carcere i sette condannati che erano ancora in libertà. L’operazione si è conclusa con successo, segnando l’arresto di alcuni tra i membri più noti del clan, già coinvolti in precedenti inchieste.

Questa azione si inserisce nel più ampio disegno del contrasto alla criminalità organizzata che grava su Roma. Il Clan Casamonica, da anni al centro delle attenzioni delle forze dell’ordine, è stato implicato in numerose attività illecite. Tra cui: estorsioni, traffico di droga e usura. Gli arresti rappresentano un ulteriore passo avanti nella lotta per smantellare l’organizzazione.

Foto: Telecity News 24