Cassino, L’ospedale Santa Scolastica al collasso per carenza di medici ed anestesisti

Nonostante il tentativo di trovare soluzioni da più parti, le criticità dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino restano gravissime. Allentata la morsa del Covid, si sono subito aperti nuovi fronti al Santa Scolastica e la battaglia per avere prestazioni adeguate è ripresa. È ormai noto che dal 3 giugno si effettuano solo le “urgenze indifferibili”, condizione di forte sofferenza per un nosocomio che ha una utenza che abbraccia il Cassinate, come pure le regioni limitrofe. La grave carenza di organico e di anestesisti costringe pazienti, malati oncologici, ma anche patologici, ad emigrare in altre strutture, anche fuori regione. La stessa convenzione di cui si parla con la provincia di Caserta può ovviare temporaneamente, ma ciò che serve è una soluzione definitiva. È paradossale che questo avviene nel momento in cui al contrario si deve ritornare a una conduzione normale dopo il periodo acuto dell’emergenza Covid-19. Invece a Cassino accade esattamente l’opposto e questo è molto grave. Se si pensa che l’ospedale di Cassino è sede di Dea di primo livello è inaccettabile una carenza di personale medico e anestesista, come quella che si registra attualmente. Per questo il consigliere provinciale e vice coordinatore regionale di FI Gianluca Quadrini ha scritto a Giuseppe Simeone (FI), presidente della commissione sanità della Regione Lazio per chiedere di risolvere il problema della carenza di personale sanitario al Santa Scolastica e venire incontro alle numerose richieste dei cittadini del cassinate e non, che stanno riscontrando purtroppo troppe difficoltà.

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