Macabra scoperta, resti umani ritrovati in un pozzo dimenticato
Un segreto sepolto nel cuore di Roma è tornato alla luce. Nel silenzio angoscioso di Castel Sant’Angelo, dove le mura riecheggiano ancora di antiche prigionie e tormenti, un ritrovamento scioccante ha turbato la quiete del museo nazionale. Frammenti di ossa umane, dimenticati dal tempo, sono riaffiorati da un pozzo nascosto, celato negli angoli più remoti dell’edificio storico.
Castel Sant’Angelo
Detto anche mausoleo di Adriano, è un monumento di Roma, sito sulla sponda destra del Tevere, di fronte al pons Aelius, a poca distanza dal Vaticano, tra il rione di Borgo e quello di Prati. È collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”.
Il ritrovamento durante i lavori
Durante i lavori di manutenzione della scorsa settimana, gli operai hanno fatto la macabra scoperta che, ha gettato mistero sull’antico bastione papale. Nessuno sa ancora a quale epoca appartenessero quei resti, né quale inquietante storia possano raccontare. Immediatamente, l’area è stata interdetta al pubblico e posta sotto sequestro dai carabinieri della compagnia Roma San Pietro. Il museo invece si è trasformato in un luogo di indagine.
Le analisi e i test
I resti, ormai strappati al loro secolare oblio, saranno esaminati da un antropologo per tentare di decifrare il loro passato. A chi appartenevano e quale destino atroce li ha condotti a quel pozzo oscuro? Ad allertare gli investigatori è stata la direttrice del museo. Ha dato l’allarme dopo la segnalazione degli operai che, mentre erano intenti a ispezionare il cunicolo per una infiltrazione d’acqua, si sono trovati di fronte a un enigma sepolto nella pietra. Ora Castel Sant’Angelo, da sempre testimone di drammi e segreti, custodisce una nuova inquietante verità che attende di essere svelata.
Foto: castel-sant-angelo-ticket.com