Il Centro per l’Impiego – l’ufficio pubblico con cui le province gestiscono e controllano il mercato del lavoro a livello locale – interpellato in merito, ha dato uno spaccato aggiornato al 2021.
Fino a poco più di un anno fa, le professioni con più attivazioni sono state quelle intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione con il 30,63%; seguono quelle non qualificate con il 25,19%. Le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi raccolgono il 15,53%, mentre il 9,25% è degli artigiani, operai specializzati e agricoltori. Solo l’8,16% invece è per le professioni esecutive nel lavoro d’ufficio.
I settori maggiormente movimentati (tra attivazione e cessazioni di contratti) invece sono stati: SERVIZI DI MERCATO (40,94%), PA, ISTRUZIONE, SANITÀ, ATTIVITÀ ARTISTICHE, ALTRE ATTIVITA DI SERVIZI PUBBLICI (40,90%), COSTRUZIONI (9,21%) e INDUSTRIA IN SENSO STRETTO (4,42%).
Relativamente alle difficoltà di reperimento delle figure professionali, i dati relativi alle entrate totali previste dalle imprese in un anno forniti da Excelsior – Unioncamere sono relativi alla Città metropolitana di Roma (il dato non è disponibile a livello comunale) ma data la peculiarità dell’analisi si ritiene possa essere utile anche questa visione d’insieme più ampia. I dati vengono disaggregati in base alla difficoltà di reperimento in quel determinato settore o in quella specifica professione, così da fornire strumenti utili alla comprensione delle motivazioni di tale difficoltà.
In particolare, i seguenti settori hanno difficoltà a trovare personale con competenze informatiche adeguate: servizi dei media e della comunicazione; istruzione e servizi formativi privati; servizi finanziari e assicurativi; industrie della carta, cartotecnica e stampa; industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature; public utilities (energia, gas, acqua e ambiente); servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone; sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati; servizi informatici e delle telecomunicazioni; commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli; servizi avanzati di supporto alle imprese; industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali; industrie chimiche, farmaceutiche, petrolifere, della gomma e delle materie plastiche.
Di seguito invece le prime dieci professioni ricercate dagli utenti, per cui si seguono percorsi formativi o di orientamento attivati o in corso di attivazione: addetti a funzioni di segreteria; commessi delle vendite al minuto; collaboratori domestici e professioni assimilate; operai addetti ai servizi di igiene e pulizia; personale non qualificato addetto all’imballaggio e al magazzino; baristi e professioni assimilate; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia di uffici ed esercizi commerciali; autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli; addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate: professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali; estetisti e truccatori; cuochi in alberghi e ristoranti.