Nella mattina di oggi, mercoledì 16 marzo, verso le ore 8, è arrivata una chiamata anonima al centralino della Corte Suprema di Cassazione. Dall’altra parte del filo una voce ha avvertito della presenza di una bomba in Cassazione in piazza Cavour a Roma.
Una falsa minaccia
La persona, rimasta naturalmente anonima, avrebbe annunciando la presenza di un ordigno esplosivo nel “Palazzaccio”. La minaccia si è poi rivelata falsa, dopo che l’intervento delle forze dell’ordine, degli artificieri e delle unità cinofile hanno effettuato tutte le verifiche e i controlli del caso. Un sospiro di sollievo, ma tanta angoscia e paura che si è diffusa in tutta la zona e nelle sedi istituzionali.
Rivendicato
Il gesto è stato rivendicato dal sedicente “Gruppo di comunisti combattenti”, che avrebbero voluto compiere questa dimostrazione contro la politica della premier Giorgia Meloni. Un atto che tuttavia, potrebbe anche far pensare ad una sorta di minaccia annunciata, come a dire “stavolta la bomba non c’è, ma in futuro… chissà”. Non è da escludere nemmeno l’ipotesi dello scherzo di cattivo gusto. Ma l’inasprimento del dibattito politico fino all’esasperazione, che il Paese sta vivendo ormai da tempo, impone di tenere alta la guardia in ogni caso.
Foto del Palazzo della Corte di Cassazione tratta da: turismoroma.com