Il consigliere capitolino, Daniele Diaco, con un a nota giunta alla nostra redazione, non spara ai cinghiali ma spara a zero sulle affermazioni di D’Amato.
Diaco lamenta che i suggerimenti del M5S sono rimasti inascoltati e adesso si pensa ad una soluzione estrema.
Nella nota si legge: “Dopo i primi due casi confermati di peste suina su maiali, l’assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato ha la geniale pensata di chiedersi come mai ci siano stati ritardi nell’abbattimento della popolazione dei cinghiali. Come se i cinghiali non facessero parte del regno animale e non fossero meritevoli di tutela per garantirne il benessere. Perché la Regione Lazio non ha ascoltato i nostri consigli quando chiedevamo di procedere ai piani di contenimento etico tramite contraccezione selettiva dei capi? E che fine ha fatto l’illustre Michela Vittoria Brambilla, paladina degli animali solo ed esclusivamente a beneficio di telecamera?”.