Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta money.it, per i lavoratori che aspettano respinte domande.
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Bonus 600 euro di marzo: quella di ieri – venerdì 15 maggio – è stata una giornata alquanto negativa per chi attendeva da settimane l’esito della propria istanza. Sui social network, in particolare su Facebook, infatti, ci sono state centinaia di segnalazioni riguardo al fatto che l’INPS abbia dato esito negativo alla richiesta per i 600 euro presentata dai soggetti interessati.
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“Oggi hanno respinto a tutti la richiesta del bonus 600 euro”, si legge sui social network. Sembra, quindi, che nella giornata di venerdì 15 maggio l’INPS abbia messo un punto alle verifiche sul bonus 600 euro, respingendo però la maggior parte delle domande che risultavano ancora sospese.
Per coloro a cui la richiesta per il bonus 600 euro è stata respinta le cattive notizie non finiscono qui: l’approvazione del Decreto Rilancio, infatti, conferma che questi non potranno fare richiesta neppure per il bonus dello stesso importo riconosciuto per il mese di aprile.
Come spiegato dall’INPS nell’ultimo Osservatorio sulle indennità da COVID-19, alla data dell’8 maggio 2020 l’Istituto ha ricevuto 4.849.668 domande per il bonus 600 euro, di cui 3.772.223 sono state accolte.
Riguardo alle domande sospese, 225.000 lo sono per IBAN errato e nel frattempo l’INPS sta comunicando con i lavoratori per ottenerne la variazione. Altre 300.000 domande, invece, sono state respinte perché presentate dai percettori di reddito o pensione di cittadinanza (ma il Decreto Rilancio permette loro di cumulare le due indennità).
Ebbene, nella giornata di ieri alla maggior parte di coloro che avevano lo stato “sospeso” è arrivato il responso atteso da tempo, ma che purtroppo non ha portato buone notizie: la richiesta del bonus 600 euro è stata infatti respinta.
Un vero e proprio black friday che può essere riassunto da alcuni dei post pubblicati su Facebook in queste ore.
Come si legge nei commenti delle persone indignate per non aver ricevuto il bonus 600 euro, la maggior parte di questi appartengono alla categoria dei lavoratori stagionali. A questi il Governo ha riconosciuto un bonus di 600 euro in quanto categoria fortemente penalizzata dallo stop al turismo; tuttavia un errore nell’ultimo contratto, o anche il fatto che l’ultimo lavoro sia stato per un’impresa con codice ATECO non rientrante in quelli indicati dal Decreto Cura Italia, ha portato la domanda ad essere respinta.
C’è chi lamenta requisiti troppo stringenti per gli stagionali, chi dà la colpa alla burocrazia; resta il fatto che per tante persone il bonus 600 euro sembra non arriverà mai.
Il Decreto Rilancio riserva il bonus di 600 euro di aprile esclusivamente a coloro che lo hanno ricevuto anche per il mese di marzo. Non ci sarà, infatti, alcuna domanda da presentare; il contributo sarà erogato automaticamente.