Quando si è fermati dalle forze dell’ordine per un controllo
Essere fermati mentre si è alla guida di una autovettura costituisce sempre qualcosa che ci dà un misto di agitazione e timore, pur avendo una grande fiducia nei nostri Angeli Custodi e avendo anche la coscienza a posto, siamo sempre pervasi dal dubbio di aver trascurato qualcosa nella gestione della nostra macchina.
Un accurato controllo da parte delle forze dell’ordine comporta la richiesta della patente, bisogna badare bene che sia in vigore e rinnovata, guai a dimenticarla a casa… ; poi ci verrà chiesto di mostrare il giubbino fosforescente, che da la sicurezza di non essere investiti in caso di guasti o di difficoltà e si ci debba muovere fuori dell’autovettura e poi, l’immancabile “triangolo“, che è necessario porre per segnalare che il veicolo è fermo per un guasto.
A volte i controlli non si fermano a questo e ci viene anche richiesto di mostrare altri accorgimenti che sono prescritti per la sicurezza del guidatore del mezzo e di conseguenza per quella degli altri automobilisti, tipo la regolare pressione dei pneumatici, o magari le lampadine di riserva dei fari.
La richiesta di esibizione della Carta di Circolazione e del DUC, Documento Unico di Circolazione
Ma la maggiore attenzione delle forze dell’ordine si concentra circa la presenza in vettura della Carta di Circolazione o del DUC, il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo.
Il DUC è il nuovo documento che sostituisce la carta di circolazione ed il certificato di proprietà, previsto per i veicoli iscritti al Pubblico registro automobilistico (PRA). Il non poterlo esibire da luogo a delle pesanti sanzioni a suo carico, pertanto è bene portarlo sempre.
Cosa è il DUC, Documento Unico di Circolazione
Il DUC è emesso dal Ministero dei Trasporti e contiene sia le informazioni tecniche del veicolo presenti nell’Archivio nazionale dei veicoli gestito dal Ministero, sia i dati relativi alla situazione giuridico patrimoniale del veicolo archiviati nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dell’ACI.
Dal 1° ottobre 2021. il DUC, è rilasciato sempre al posto della carta di circolazione, dei tagliandi di aggiornamento e del certificato di proprietà, per le operazioni di motorizzazione e per quelle di competenza del PRA.
Con l’introduzione del DUC c’è stata una semplificazione burocratica, perché in un solo documento se ne sono accorpati due: carta di circolazione e certificato di proprietà.
Il vantaggio però è anche economico, perché si riduce il costo delle marche da bollo e per i servizi supplementari. Diminuiscono infatti i bolli da pagare, che risultano praticamente dimezzati, e già questo comporta un risparmio di circa 40 euro; infatti, oltre alla eliminazione di due bolli da 16 euro, va aggiunta anche la tariffa unica da 29 €, inferiore rispetto ai 36 € in cui erano inclusi la tariffa per la Motorizzazione da 9 euro e per l’iscrizione al PRA da 27 euro.
Le carte di circolazione e i certificati di proprietà emessi prima del 1° ottobre 2021 mantengono la loro validità fino a quando non verrà effettuata sul veicolo una successiva operazione per la quale è previsto il rilascio del DUC (quale ad es. un trasferimento di proprietà, un duplicato per smarrimento, etc.).
Le sanzioni se si circola senza il Libretto di Circolazione o il DUC
Il Codice della strada è assai preciso nel prevedere che per poter circolare con veicoli a motore il conducente deve avere con sé, la carta o libretto di circolazione, la patente valida per la corrispondente categoria del veicolo e il certificato di assicurazione obbligatoria.
Mettersi quindi alla guida del mezzo sprovvisto di uno di tali documenti può costare caro.
In particolare, se ci si mette alla guida senza libretto di circolazione o il Documento Unico di Circolazione, tale comportamento è punito con sanzioni molto salate.
La carta di circolazione, infatti, serve per accertare l’idoneità del veicolo alla circolazione, ed è per tale motivo che la si deve portare sempre con sé. Nella stessa, sono indicati tra l’altro i dati del proprietario, le caratteristiche costruttive del mezzo, la marca, il modello, il tipo di combustibile o di alimentazione del veicolo.
Ogni carta ha un proprio numero con caratteristiche tali da garantirne l’antifalsificazione e da evitarne contraffazioni o alterazioni.
C’è da tenere anche presente che dal 1° gennaio 2020 è entrato in vigore il DUC (Documento unico di circolazione), che unisce il certificato di proprietà, di competenza del Pubblico registro automobilistico (PRA), e il libretto di circolazione.
Se si viene sorpresi alla guida di un’automobile senza libretto di circolazione o il DUC, gli agenti accertatori redigono un verbale di contravvenzione ed applicano una sanzione amministrativa, il cui importo è compreso tra i 42 euro e i 173 euro. Inoltre, si viene invitati a presentarsi agli uffici di polizia per fornire informazioni o per esibire il documento al fine dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal Codice della strada.
Qualora non si dovesse ottemperare all’invito, senza giustificato motivo, nel termine stabilito nell’invito medesimo, si è puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 431 euro a 1.734 euro.
A questa violazione consegue l’applicazione, da parte dell’ufficio dal quale dipende l’organo accertatore, della sanzione prevista per la mancanza del documento da presentare, con decorrenza dei termini per la notificazione dal giorno successivo a quello stabilito per la presentazione dei documenti.