E’ stato massacrato di botte, con calci e pugni, fino alla morte, per il semplice fatto di essere intervenuto per placare una lite, nella centralissima Colleferro, in un’area a poca distanza dalla locale caserma dei carabinieri. E’ così che nella notte, tra sabato e domenica il ventunenne Willy Monteiro Duarte italo-capoverdiano, residente con la famiglia nella limitrofa città di Paliano è stato ucciso, inutili i soccorsi anche il trasporto nell’ospedale di Colleferro, vicinissimo al luogo dell’aggressione. . Per l’aggressione sono stati arrestati quattro ragazzi di Artena, i loro nomi erano già conosciuti alle forze dell’ordine per altre vicende. Due di loro, in particolare, hanno precedenti per lesioni e sono noti in paese perché praticano sport da combattimento. Accusati di omicidio preterintenzionale in concorso, sono stati raggiunti dai Carabinieri poco dopo l’aggressione.
Willy durante il giorno aveva lavorato. Faceva l’aiuto cuoco in un hotel di Artena. In serata è andato a Colleferro. A un certo punto ha visto che un suo compagno era coinvolto in una discussione, ed è intervenuto per provare a placare gli animi, per difendere l’amico, ma tale intervento non è stato gradito dai quattro, che lo hanno poi raggiunto e lo hanno picchiato con ferocia.
Anche due amici del giovane sono intervenuti e sono stati rimasti feriti. Guariranno in pochi giorni. Il padre di uno di loro ha raccontato all’Agi: “Erano appena usciti da un locale e stavano tornando alla macchina quando si sono accorti di una rissa in corso. Mio figlio e Willy si sono avvicinati per calmare gli animi ma quelle persone, delle bestie perché solo così si possono definire, hanno iniziato ad aggredire anche loro e quelli che erano intervenuti. Mio figlio ed altri sono riusciti a scappare, il povero Willy è rimasto a terra. Lo hanno pestato a sangue e preso a calci in testa. Cinque contro uno. Vigliacchi. Mio figlio era molto amico di Willy ed è sotto choc”. Poi l’amara conclusione: “Quel povero ragazzo è morto perché si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”.
Inizialmente si riteneva che fosse stato aggredito per uno scambio di persona, per via del suo colore della pelle, ma l’ipotesi sembra essere scartata.
Chi con lui ha condiviso parte della quotidianità lo ricorda come un ragazzo perbene. Promessa della squadra di calcio di Paliano, il paese dove viveva, era tifoso della Roma. Sognava di indossarla, prima o poi, quella maglia giallorossa a cui era tanto legato. I suoi compagni di squadra raccontano: “Era l’anima della compagine, l’allegria e l’adrenalina di tutti nei momenti di sconforto”. C’è chi ricorda il suo sorriso che, dice, “era il passaporto di questo ragazzo buono, studioso e lavoratore”.
Studente dell’Istituto Alberghiero di Fiuggi, Willy era, tra l’altro, una delle comparse del corteo storico del Palio di Paliano. “Sfilava con orgoglio indossando gli abiti risalenti al ’500 tra una partita di pallone ed un allenamento. Mai un litigio, mai un problema adolescenziale o di scuola. Sempre ligio, rispettoso delle regole e del prossimo”, racconta chi lo conosceva. Tra gli amici c’è rabbia e sgomento per una morte così assurda.
Oggi a Paliano ed a Colleferro è stato proclamato il lutto cittadino. Sulla pagina del Sindaco di Paliano Domenico Alfieri si legge: “Sconforto e disperazione. Questo è quello che prova in questo momento la nostra Città per la perdita del nostro Willy: uno splendido ragazzo che si è trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.Tutta la Città di Paliano si stringe intorno alla famiglia e ne condivide l’immenso dolore”. Il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, ha annunciato che il comune si costituirà parte civile nel processo: “Perdere le parole per me è molto raro, eppure da questa mattina mi rimangono in gola senza riuscire ad arrivare alle labbra – ha scritto su Facebook – La nostra città e tutto il territorio sono abitati da gente per bene, da lavoratori e studenti; la nostra terra non può accettare la ferocia, la violenza ingiustificata, la sete di morte”.
Nella serata di ieri, si è svolta nella città di Colleferro una fiaccolata di preghiera alla presenza della Istituzioni amministrative e religiose, presente la famiglia di Willy, con una madre straziata dal dolore, ancor più forte per una morte così assurda.