Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a causa di un’intervista di Paolo Del Debbio nella trasmissione di Retequattro Diritto e rovescio, ha provocato un’ondata di polemiche e di commenti critici sui social.
Uno “scivolone” grottesco
Il giornalista ha chiesto a Salvini come potesse riuscire a pagare quasi 5.000 euro un migrante che arriva sule nostre coste e chiede asilo. E’ noto che i migranti che arrivano in Italia coi barconi non abbiano con loro grosse cifre di denaro, anzi nella maggior parte dei casi non ne hanno proprio.
Il ministro ha risposto giustificando il provvedimento del governo e in suffragio dello stesso ha fornito la sua spiegazione. “A parte che ne hanno pagati altrettanti per venire qui”, ha subito detto il vicepremier, come a voler significare: se hanno speso 5mila euro per il barcone possono benissimo spenderli per evitare i cpr… Come se 10 mila euro fossero bruscolini. Ma Salvini ha poi incalzato: “Molti di loro arrivano con il telefonino, le scarpe, la catenina, l’orologino, insomma…”. Praticamente avere scarpe e telefonino è da benestante, avrà pensato il ministro!
La reazione
Era ovvio che frasi del genere scatenassero polemiche e indignazione sul web. Infatti molti utenti dei social hanno replicato a Salvini o hanno commentato quanto ha detto. “Con che faccia sventola rosari e crocifissi dopo avere detto un’idiozia simile?”, si legge su un social. “Raggiunto il punto più basso della disumanità e dello squallore”, scrive un altro utente. “Queste dichiarazioni potrebbero essere il punto più infimo della carriera politica e della vita di Salvini”, pubblica ancora qualcun altro. Sono solo alcuni esempi dei molti commenti che in queste ore stanno circolando sui social, e non si tratta di quelli più duri…
Cos’è la cauzione di 4.938 euro
Si tratta semplicemente di una fideiussione che i migranti dovrebbero pagare per evitare i centri per il rimpatrio. È una garanzia economica, proposta dal governo Meloni, richiesta ai migranti durante il disbrigo delle pratiche alla frontiera. Questa fideiussione interessa coloro che provengono da Paesi considerati sicuri.
Il Viminale sostiene che la garanzia economica in alternativa al cpr recepisce la direttiva europea 33/13, meglio nota come Accoglienza. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi spiega che senza questa misura inserita nel decreto, il procedimento per la pratica di asilo sarebbe esposto a ricorsi.
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