Il governo Meloni aveva concesso le deroghe alle concessioni balneari, ma queste dovranno essere disapplicate e i Comuni dovranno dar luogo alle gare per le spiagge. Il Consiglio di Stato stabilisce che il termine della deroga è quello dello scorso 31 dicembre 2023 e si appella ai principi della Corte di Giustizia Ue.
Subito le gare
Si dovranno di conseguenza, indire subito ”le procedure delle gare per l’assegnazione delle concessioni in un ambito realmente concorrenziale”. La decisione è frutto di un ricorso del 2023 del proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo (Genova).
Lo scorso gennaio, il governo aveva spiegato alla Commissione europea le ragioni del rinvio dell’applicazione della direttiva Bolkestein. Che appunto obbliga a gare pubbliche per le concessioni del demanio marittimo, e la necessità di completare la mappatura delle spiagge italiane. Nella lettera alla Commissione Ue, l’esecutivo di governo affermava anche che, la spiaggia non è un bene scarso.
Un punto sul quale il Consiglio di Stato ha deliberato in maniera contraria e ne descrive le motivazioni. “Si tratta di meri assunti, non forniti di prova, poiché la risorsa è sicuramente scarsa, come questo Consiglio di Stato ha già chiarito nell’adunanza plenaria”. Nella delibera è inoltre precisato: “La presenza o l’assenza dell’interesse transfrontaliero non dipende certo dalla mera, peraltro solo affermata, limitata rilevanza della concessione economica”.
La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, nei giorni scorsi aveva ribadito che, “fonti di Fratelli d’Italia avevano fatto sapere che la mappatura è frutto di un lavoro serio che ha coinvolto i ministeri competenti. I risultati di questa operazione sono oggetto del dialogo in corso tra governo e Commissione europea Per il superamento della procedura di infrazione e per definire una norma di riordino dell’intero settore, che dia certezza agli operatori e alle amministrazioni locali”.
Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari, aderente a Fipe Confcommercio (Sib), ha commentato la sentenza del Consiglio. E ha detto: “conferma che l’assenza della previsione dell’indennizzo per gli attuali concessionari impedisce la messa a gara delle concessioni demaniali marittime vigenti”.
Foto generica di un arenile tratta da: Mondo Balneare